Lo scorso giovedì 3 aprile, il governo del Zimbabwe ha dichiarato lo stato di calamità nazionale a causa della gravissima siccità che sta flagellando il paese. Questa siccità, innescata dal fenomeno climatico de El Niño, sta avendo conseguenze disastrose su milioni di persone in tutta l’Africa meridionale.
Appello rivolto non solo allo Zimbabwe
Il presidente Emmerson Mnangagwa ha lanciato un appello urgente per ottenere 2 miliardi di dollari di assistenza umanitaria, evidenziando la necessità critica di aiutare le persone colpite dalla crisi. La situazione non riguarda solamente lo Zimbabwe, ma coinvolge anche paesi vicini come lo Zambia e il Malawi. In queste nazioni, la siccità ha provocato la distruzione dei raccolti, mettendo in serio pericolo la sicurezza alimentare di milioni di persone. Anche qui, sono state adottate azioni simili per fornire assistenza e sostegno alle comunità colpite.
L’attuale situazione
In Zimbabwe, le Nazioni Unite hanno avviato un programma di assistenza alimentare da gennaio a marzo, indirizzato a circa 2,7 milioni di persone, pari al 20% della popolazione totale del paese, che conta quasi 16 milioni di abitanti. Questo evidenzia una situazione critica, con il paese che si affida sempre più agli aiuti umanitari per far fronte alla grave crisi alimentare.
Negli ultimi anni lo Zimbabwe ha visto un aumento della sua dipendenza dagli aiuti alimentari. Le condizioni meteorologiche estreme, come ondate di caldo e inondazioni, hanno devastato i raccolti, contribuendo alla carenza di cibo.
La causa è il Niño
El Niño è un fenomeno climatico naturale che si verifica ciclicamente, causando il riscaldamento di alcune parti dell’Oceano Pacifico e influenzando il clima in tutto il mondo. Sebbene nell’Africa meridionale tenda a portare precipitazioni inferiori alla media, quest’anno ha innescato una delle peggiori siccità degli ultimi decenni. Durante episodi intensi di El Niño, le acque calde e povere di nutrienti possono provocare un crollo delle popolazioni ittiche, causando impatti devastanti sull’industria della pesca e sulle comunità che ne dipendono per il sostentamento.