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Guerra Russia-Ucraina: Zelensky apre al dialogo con Putin, ma impone una condizione

Zelensky Putin

Dopo la proposta di tregua avanzata da Putin, Zelensky si dice pronto al dialogo, ma pone un limite ben definito. Ecco la sua posizione.

La guerra tra Russia e Ucraina continua, ma nelle ultime ore si è aperto uno spiraglio che potrebbe cambiare le sorti del conflitto. Dopo anni di tensioni, bombardamenti e tentativi falliti di negoziato, Putin ha avanzato una proposta di cessate il fuoco per tre giorni. A sorpresa, da Kiev è arrivata una risposta che lascia intravedere la possibilità di un dialogo.

Il presidente Volodymyr Zelensky ha manifestato un’apertura, pur chiarendo che qualsiasi trattativa dovrà rispettare un punto fermo imprescindibile. Le prossime mosse saranno decisive.

Il volere del presidente Vladimir Putin

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il presidente russo Vladimir Putin continuerebbe a insistere sulla necessità che Mosca ottenga il controllo completo di quattro regioni ucraine – attualmente solo parzialmente occupate – come parte integrante di un eventuale accordo di pace.

Fonti citate dall’agenzia riferiscono che Steve Witkoff, emissario dell’ex presidente statunitense Donald Trump, avrebbe incontrato recentemente il leader del Cremlino nel tentativo di convincerlo a congelare il conflitto lungo le linee attuali del fronte. Tuttavia, Putin non avrebbe mostrato alcuna apertura, mantenendo una posizione inflessibile sulle sue rivendicazioni territoriali, considerate da Kiev e dall’Occidente come illegittime.

Guerra, Zelensky: pace ma a una condizione. Il messaggio rivolto a Putin

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la sua ferma opposizione a qualsiasi concessione territoriale alla Russia come condizione per porre fine al conflitto. Intervenendo in videocollegamento durante un vertice internazionale promosso dalla Polonia, Zelensky ha sottolineato che una pace duratura deve basarsi su criteri di giustizia e rispetto della sovranità, escludendo l’ipotesi di cedere territori occupati a Mosca.

La sua dichiarazione arriva in un momento delicato, mentre da Washington filtrano indiscrezioni secondo cui l’amministrazione americana starebbe considerando l’eventualità di riconoscere, almeno parzialmente, il controllo russo su alcune delle aree conquistate durante l’invasione. Zelensky ha voluto chiarire che, per Kiev, qualsiasi “regalo” al Cremlino, in particolare sotto forma di terre, sarebbe inaccettabile.