Durante la sessione di question time al Senato, i ministri del lavoro e della pubblica amministrazione hanno trattato importanti tematiche. Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica amministrazione, ha sottolineato l’imponente transizione demografica che ci attende: un milione di persone nei prossimi 5-6 anni. Tuttavia, ha riferito che sono stati effettuati dei cambiamenti radicali, inaugurando un periodo di nuove assunzioni. “Nel 2023”, ha spiegato, “avremmo assunto più di 170mila persone e continueremo su questa strada per i prossimi tre anni”. Non si tratta solo di progetti o desideri, ma di fatti concreti. Tra gennaio e agosto di quest’anno, sono stati emessi 13.200 annunci per 288.000 posti, ricevendo 2,1 milioni di candidature. Questo dimostra l’evidente attrattiva che la pubblica amministrazione conserva. Il ministro del Lavoro, Calderone, ha inoltre menzionato l’esistenza di ulteriori provvedimenti in analisi per bilanciare la domanda e l’offerta di lavoro.
Nel contesto delle considerazioni sulla futura legge di Bilancio, l’obiettivo del governo di prolungare la diminuzione del carico fiscale e contributivo rimane fermo. In aggiunta, il ministero sta esplorando ulteriori strategie mirate a stimolare l’interscambio tra richiesta, privilegiando soprattutto giovani e donne, delle quali si sta analizzando la compatibilità con le politiche di bilancio. “Sottolineo che il cammino che dobbiamo incentivare è quello di un lavoro onesto e dignitoso”, ha affermato la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, rispondendo ad un question time al Senato sulla questione dell’impiego giovane. “Un argomento indubbiamente importante, al quale il ministero sta dedicando la massima priorità”, ha evidenziato la ministra, facendo riferimento alle misure già implementate e al nuovo bonus per i giovani e la promozione dell’autoimpiego inseriti nel decreto Coesione. “Il nostro mercato del lavoro mostra un incremento di posti di lavoro stabili, inclusa la categoria dei giovani”, ha sottolineato.