Zaia esprime la sua delusione, notando l'assenza dei mutui nel suo saldo.

La mancanza di trasparenza nei conti correnti: Zaia suggerisce nuove misure per proteggere i correntisti

Mi dispiace che i mutui non vengano inclusi nel saldo del conto corrente, poiché ciò offrirebbe una visione più completa delle entrate e delle uscite.

Oltre alle ironie, questo paese continua a sorprenderci, ma in modo negativo. Queste sono le parole di Luca Zaia, presidente del Veneto, oggi a Padova riguardo all’inchiesta di Bari sui conti correnti monitorati, in cui si trova ad essere una delle persone coinvolte. Ha evidenziato di aver appreso della situazione tramite i media, affermando che “sembra incredibile che esista una persona in grado di effettuare seimila accessi, il che implica che i sistemi di sicurezza non siano così rigidi”.

Zaia ha suggerito che sarebbe vantaggioso per i correntisti ricevere notifiche ogni qual volta qualcuno acceda al proprio conto, con dettagli sull’operatore e le motivazioni di accesso. “Sono certo – ha aggiunto – che si riuscirebbe a fermare immediatamente questi intrusi”. “Ci auguriamo – ha concluso Zaia – che tale condotta non sia il frutto di una mera follia, ma piuttosto il risultato di un qualche dosserista in cerca di informazioni”.

Mutui e saldo del conto corrente

Mi dispiace che i mutui non vengano inclusi nel saldo del conto corrente, poiché ciò offrirebbe una visione più completa delle entrate e delle uscite. Oltre alle ironie, questo paese continua a sorprenderci, ma in modo negativo.

Le parole di Luca Zaia

Queste sono le parole di Luca Zaia, presidente del Veneto, oggi a Padova riguardo all’inchiesta di Bari sui conti correnti monitorati, in cui si trova ad essere una delle persone coinvolte.

Ha evidenziato di aver appreso della situazione tramite i media, affermando che “sembra incredibile che esista una persona in grado di effettuare seimila accessi, il che implica che i sistemi di sicurezza non siano così rigidi”.

Notifiche per i correntisti

Zaia ha suggerito che sarebbe vantaggioso per i correntisti ricevere notifiche ogni qual volta qualcuno acceda al proprio conto, con dettagli sull’operatore e le motivazioni di accesso. “Sono certo – ha aggiunto – che si riuscirebbe a fermare immediatamente questi intrusi”.

La condotta sospetta

“Ci auguriamo – ha concluso Zaia – che tale condotta non sia il frutto di una mera follia, ma piuttosto il risultato di un qualche dosserista in cerca di informazioni”.