Nazioni Unite (New York), 13 gen.
(askanews) – “Abbiamo intrapreso un’azione limitata, necessaria e proporzionata di autodifesa insieme agli Stati Uniti, con il supporto non operativo di Paesi Bassi, Canada, Bahrein e Australia. La Royal Air Force del Regno Unito ha effettuato attacchi mirati contro strutture militari utilizzate dai ribelli Huthi nello Yemen. Questa operazione ha avuto particolare cura nel minimizzare i rischi per i civili”. Così l’ambasciatrice britannica all’Onu, Barbara Woodward, ha difeso davanti al Consiglio di Sicurezza dell’Onu i raid compiuti da Stati Uniti e Gran Bretagna contro obiettivi militari dei ribelli filo-iraniani Houthi nello Yemen, che nei giorni precedenti avevano bersagliato navi mercantili in transito nel Mar Rosso con missili e droni.
“Che la vostra nave batta bandiera americana o di un’altra nazione, che abbiate votato a favore della risoluzione di questa settimana o che vi siate astenuti: fintantoché una delle nostre navi è vulnerabile, tutte le nostre navi sono vulnerabili”, ha aggiunto nel suo intervento l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield.