Dopo il patteggiamento con gli Usa, il lungo calvario giudiziario di Julian Assange, durato addirittura 14 anni, è terminato.
L’uomo è libero di tornare in Australia, ma se vorrà rimettere piede negli Stati Uniti avrà bisogno di un’autorizzazione. Il 52enne è già partito verso Canberra.
Julian Assange torna in Australia: è un uomo libero
Julian Assange si è dichiarato colpevole davanti alla giustizia americana nel tribunale di Saipan, sulle Isole Marianne Settentrionali, territorio Usa nell’Oceano Pacifico. Il fondatore di Wikileaks ha parlato così nel suo patteggiamento: “Sono colpevole di cospirazione per ottenere e diffondere informazioni sulla difesa nazionale“.
Un’ammissione che gli è valsa la libertà e la fine di un calvario giudiziario iniziato nel 2010. Assange ha, dunque, avuto il permesso di organizzare il suo ritorno in Australia.
Julian Assange torna in Australia: negli Usa con un’autorizzazione
Il 52enne è, infatti, partito immediatamente con un volo diretto a Canberra. Nel frattempo, uscivano i dettagli del processo: “In conformità con l’accordo di dichiarazione di colpevolezza, ad Assange è vietato tornare negli Usa senza autorizzazione” – viene spiegato dal ministero.