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Emergenza West Nile: un altro decesso in Italia, cresce la preoccupazione tra gli esperti

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Un uomo di 75 anni di Vespolate è morto dopo alcuni giorni di ricovero a causa di un'infezione da virus West Nile: l'allarme in Italia si intensifica.

Il virus West Nile è trasmesso principalmente dalle zanzare, in particolare dalla specie Culex, che si infetta pungendo uccelli già portatori della malattia. L’allarme in Italia è alto: un uomo di 75 anni, residente a Vespolate, nel Novarese, è morto dopo pochi giorni di ricovero a causa dell’infezione.

Allarme West Nile in Italia

La maggior parte delle persone infette dal virus West Nile manifesta solo lievi disturbi, come febbre, mal di testa, dolori muscolari, eruzioni cutanee e stanchezza. Tuttavia, in alcuni casi, il virus può evolvere in forme più gravi, come quelle neuroinvasive, che attaccano il sistema nervoso centrale, provocando encefalite o meningite.

I sintomi gravi possono includere febbre alta, confusione, debolezza muscolare, paralisi, convulsioni e coma. Le persone anziane e quelle con un sistema immunitario compromesso sono particolarmente vulnerabili a sviluppare complicazioni severe.

Il virus di West Nile è presente in Italia da diversi anni, con le prime segnalazioni di casi umani risalenti al 2008. Tuttavia, la malattia è diventata più evidente dal 2011, con un aumento dei casi soprattutto nelle regioni del Nord Italia, come Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte. La diffusione del virus avviene principalmente nelle aree rurali, dove la presenza di zanzare è maggiore, ma anche alcune zone urbane non sono esenti dal contagio.

Il Ministero della Salute e le autorità sanitarie locali monitorano con attenzione la situazione, ma l’allarme resta elevato: nelle ultime ore si è registrato un nuovo decesso nel Novarese.

Allarme West Nile: un altro morto in Italia, cresce la preoccupazione

Un uomo di 75 anni di Vespolate, Gaudenzio Grassi, è deceduto dopo pochi giorni di ricovero per infezione da virus West Nile. Il virologo Matteo Bassetti ha commentato quanto accaduto, evidenziando che a marzo si è registrato già il primo morto del 2025 per West Nile e che le zanzare sono una fonte di infezioni potenzialmente mortali:

“Le zanzare sono fonte di infezioni potenzialmente mortali. Bisogna fare di più su prevenzione e bonifica“.

Gaudenzio Grassi è la sesta vittima nel Novarese causata dal virus West Nile. La malattia è presente nel territorio da anni, ma i casi di contagio, e di conseguenza le vittime, aumentano significativamente durante i mesi estivi e autunnali, quando l’attività delle zanzare è più intensa.