Le indagini della Polizia, coordinate dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, hanno svelato un piano del gruppo neonazista Werwolf Division per uccidere figure di alto profilo, tra cui la premier Giorgia Meloni, definita ‘traditrice’.
Werwolf Division e il piano per assassinare Giorgia Meloni
I 12 membri dell’Associazione neonazista e suprematista “Werwolf“, arrestati dalla Polizia di Stato su ordine del gip del Tribunale di Bologna, facevano parte di una vera e propria cellula organizzata già operativa e capace di compiere attentati utilizzando le tecniche dei cosiddetti ‘lupi solitari’, sia suprematisti che jihadisti.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, hanno rivelato un piano per assassinare figure di spicco, tra cui la Premier Giorgia Meloni. Inoltre, la rete progettava attacchi anche contro altre personalità di rilievo come Klaus Schwab, presidente del Forum Economico Mondiale.
“Le sparo un colpo in testa“, tra i dodici arrestati c’era chi progettava un attentato a piazza Monte Citorio. A parlare sarebbe stato Salvatore Nicotra, bolognese di 45 anni, frequentatore di palestre di Thai Boxe e appassionato di armi da fuoco.
“Ammazzare la Meloni è un’ottima maniera per fare in modo che l’Italia scenda in guerra civile“, avrebbero detto tra di loro.
Un progetto, scrive il gip, “lungi dall’essere meramente teorico” visto che nel corso dei mesi era stato accompagnato dalla formazione di guerriglieri appositamente addestrati.
Arrestati i membri del gruppo neonazista Werwolf Division
Gli arrestati sono Daniele Trevisani, il fratello Federico Trevisani, Andrea Ziosi, Salvatore Nicotra, Luca Porta, Simone Sperotto, Valerio Tellenio, Pierluigi Cilano, Alessandro Giuliano, Diego Cavallucci, Davide Armenise, Giuseppe Fallis. Tra le persone perquisite, indagate a piede libero, ci sono anche Fabio Tuiach, ex pugile ed ex consigliere comunale di Trieste, tra i lavoratori portuali no vax, in passato militante della Lega e poi in Forza nuova. E Simonetta Cesari, 62 anni modenese, nel 2015 segretaria del Fronte nazionale della città emiliana.
Le persone arrestate si sarebbero dedicate ad attività di dossieraggio, monitorando gli spostamenti della Meloni ed effettuando sopralluoghi a Palazzo Chigi e a Montecitorio.
Il fulcro dell’Associazione era il gruppo Telegram “Werwolf Division”, composto da circa ottanta membri, che pubblicava post in cui si celebrava la nascita di un “nuovo Stato autoritario” attraverso la “distruzione del sionismo” e del “regime liberale”.