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Dopo le votazioni, per le elezioni regionali in Sardegna, avvenute nella giornata di ieri, in queste ore decreterà la vittoria: ecco il funzionamento della legge elettorale sarda.
Il voto disgiunto e lo sbarramento nella legge elettorale sarda
Il voto disgiunto si esercita con la doppia crocetta: una sul simbolo del candidato governatore, l’altra sulla lista del consigliere prescelto.
Per la legge elettorale sarda l’elettore può scegliere come presidente un candidato che appartiene a una coalizione diversa rispetto a quella del consigliere a cui si dà la preferenza. Se invece si resta nello stesso schieramento, quando si dà la preferenza a un aspirante onorevole, il voto va in automatico anche al candidato presidente.
Per essere eletto, al candidato presidente basta la maggioranza, anche relativa, delle preferenze.
La legge prevede anche una soglia di sbarramento: il 10% per le coalizioni e il 5% per le liste sciolte.
Cos’è il premio di maggioranza nella legge elettorale sarda
Alle liste collegate al vincitore sarà assegnato un premio di maggioranza calibrato: Il 60% dei seggi nel caso il presidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze superiore al 40%, il 55% dei seggi nel caso abbia ottenuto una percentuale di preferenze compresa fra il 25% e il 40%, nessuno sotto il 25%.
Come procede lo spoglio nelle votazioni elettorali in Sardegna
Mille voti separano la candidata Alessandra Todde del centrosinistra da Paolo Truzzu del centrodestra, nello scrutinio più recente per le regionali in Sardegna.