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«Casalino è una checca inutile», Vittorio Sgarbi condannato per diffamazione

Sgarbi Vittorio

A distanza di quasi tre anni e mezzo arriva per Vittorio Sgarbi la condanna di diffamazione per aver definito «checca inutile» Rocco Casalino: la sua difesa fa acqua da tutte le parti

Chi la fa, l’aspetti. Aveva definito Rocco Casalino «una checca inutile» durante una trasmissione televisiva e pensava di cavarsela. Pensava male. A distanza di più di tre anni, Vittorio Sgarbi è stato condannato per diffamazione al pagamento di mille euro di multa (più tremila di spese processuali) oltre che a un risarcimento ancora da quantificare per l’ex portavoce del premier Giuseppe Conte: si stima possa aggirarsi intorno alle cinquantamila euro.

L’offesa su Rete4

La vicenda risale al 30 gennaio 2020. Durante Stasera Italia, su Rete4, mentre inveiva contro il governo pentastellato (in cui chiamò in causa anche i ministri Di Maio e Fioramonti come «figure intermedie che non valgono niente») Vittorio Sgarbi attaccò in particolar modo Rocco Casalino, sostenendo che fosse inadeguato al ruolo che ricopriva e arrivando a offenderlo nel privato: «Rocco Casalino è una checca».

«Mea disculpa»

Durante il processo, il neo sindaco di Arpino ha provato ad attenuare la sua posizione con un dietro front mal riuscito: «Era solo un sinonimo di omosessuale» ha dichiarato per scongiurare qualunque intento offensivo nelle sue parole. Nelle conclusioni dei suoi legali, gli avvocati Giampaolo Cicconi e Manuel Varesi, Sgarbi si direbbe improcessabile per quella che è stata soltanto una libera manifestazione di pensiero, oltre che per il fatto di non essere punibile nella sua veste di deputato. Tutte istanze respinte dal giudice.