Vitiligine, Viora (Anap): "60-80% costi per cure è a carico dei pazienti"

Roma, 13 feb. (Adnkronos Salute) - “Ad oggi il 60-80% dei costi per la cura della vitiligine è a carico del paziente e della sua famiglia, non essendoci ancora un codice di patologia che dia diritto ad esenzioni. Da qui la necessità di un Manifesto per fare chiarezza sulla malatt...

Roma, 13 feb.

(Adnkronos Salute) – “Ad oggi il 60-80% dei costi per la cura della vitiligine è a carico del paziente e della sua famiglia, non essendoci ancora un codice di patologia che dia diritto ad esenzioni. Da qui la necessità di un Manifesto per fare chiarezza sulla malattia cronica autoimmune e lanciare un appello alle istituzioni affinché vengano intraprese le azioni necessarie per supportare pazienti e famiglie”. Così all’Adnkronos Salute Ugo Viora, presidente Associazione nazionale Amici per la pelle Anap in occasione della presentazione – oggi in Senato (Sala Caduti di Nassirya) – di un Manifesto in 5 punti per rispondere ai bisogni insoddisfatti di 330mila pazienti, iniziativa che segna anche la fine del progetto nazionale “Vitiligine – Focus”, un tour in sei tappe partito nel giugno scorso dal Piemonte e dalla Liguria e che si concluso oggi a Roma.

Obiettivo: sensibilizzare sulla malattia dermatologica non adeguatamente conosciuta al grande pubblico.

“Serve creare maggiore consapevolezza – spiega Viora – perché anche se di vitiligine non si muore, con la malattia si vive veramente molto male. Apparentemente impatta soltanto dal punto di vista estetico, in realtà ha delle ripercussioni sistemiche e predispone a tante altre patologie: malattie reumatiche, cardiache, diabete, e non ultima la depressione". L'incidenza della depressione nei malati con vitiligine "è aumentata quasi del 36% rispetto alla popolazione normale.

Bisogna assolutamente fare una campagna di informazione, iniziare dalle scuole medie – sottolinea – perché la vitiligine colpisce nel 50% dei casi giovani tra i 12 e i 25 anni, con importanti ripercussioni sulla vita sociale e affettiva" dei ragazzi. La malattia "impedisce anche di dare la mano in maniera naturale, perché chi osserva la chiazza di vitiligine si ritrae, pensa che sia contagiosa, e non è così”. Ecco perché “incontri come quello di oggi – evidenzia Viora – sono importanti per creare consapevolezza sulla patologia, promuovere e magari chiedere anche l'aiuto delle istituzioni nel portare avanti iniziative a livello scolastico”.

Infine, sulle nuove terapie: “Sembrano efficaci, ma è importante che siano a carico del Ssn, non più del paziente, perché di soldi ne stiamo già spendendo abbastanza", conclude.