Milano, 29 ott. (Adnkronos) – Parola alla procura di Milano che è pronta a ribadire la richiesta di processo per la ministra del Turismo Daniela Santanché indagata per falso in bilancio, insieme ad altre 16 persone (più tre società), per l'inchiesta su Visibilia Editore. Da pochi minuti i pm Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi hanno preso la parola in aula e stanno illustrando alla gup Anna Magelli gli elementi dell’indagine, nata da un esposto dei piccoli azionisti (tre quelli ammessi come parte civile nella scorsa udienza).
Gli inquirenti contestano uno squilibrio finanziario che già, a partire dall’esercizio 2016, avrebbero 'compromesso' la spa e sono intenzionati a dimostrare come le successive scelte dei vertici abbiano causato quasi l'azzeramento del valore azionario. Nell'atto di chiusura indagine, la procura sottolinea come 15 delle 17 persone indagate, "con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi, ciascuno in ragione delle cariche rivestite", abbiano omesso "ogni attività di accertamento sulla corrispondenza del bilancio alle risultanze delle scritture contabili e sull'osservanza delle norme stabilite in tema di valutazione del patrimonio sociale, ed anzi esprimendo parere favorevole all'approvazione del bilancio" di Visibilia Editore spa, quotata sul mercato gestito da Borsa Italiana, abbiano avuto come fine quello "di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto".
Nella prima parte dell'udienza, che si svolge a porte chiuse, la giudice Magelli ha respinto la richiesta del Codacons di costituirsi parte civile.