Milano, 30 gen. (Adnkronos) – Mentre il futuro politico della ministra del Turismo Daniela Santanché sembra in bilico, sul fronte giudiziario la Cassazione fa chiarezza e gli atti che la vedono indagata sul caso Visibilia con l'ipotesi di truffa aggravata all'Inps in relazione alla cassa integrazione nel periodo Covid tornano a Milano. In attesa delle motivazioni dei giudici di piazzale Clodio sulla competenza territoriale – la difesa dell'esponente di FdI aveva chiesto il trasferimento del procedimento a Roma – la giudice meneghina Tiziana Gueli attende di riprendere in mano il fascicolo.
La prossima udienza è fissata per il 26 marzo e resta da capire se sarà lei – assegnata ad altro incarico – a decidere. In ogni caso i tempi sembrano stretti: entro maggio, salvo sorprese. Risolta la questione preliminare, la discussione davanti al gup (Gueli o un altro giudice) durerà poche udienze, probabilmente non più di tre. Oltre alla ministra, rischiano il processo anche il compagno dell'esponente di FdI Dimitri Kunz D'Asburgo e Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie del gruppo Visibilia. La decisione della Cassazione sembra accogliere la linea della pg Simonetta Ciccarelli, che ha dato voce alla tesi della procura meneghina e dell'Istituto di previdenza, parte civile.
In aula, ieri, è stato rimarcato come la dichiarazione della società del 31 maggio 2020 è stata presentata all'Inps di Milano. "E' in quest'ultimo luogo che si è realizzata l'erogazione del beneficio indebito, attraverso il perfezionamento del meccanismo della compensazione e quindi dell'automatica esenzione del debito verso l'Inps del datore di lavoro". Per l'accusa non poteva essere accolta neppure la tesi difensiva che insisteva nel rivedere il reato in "indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di erogazioni pubbliche" – quando la somma indebitamente percepita è inferiore a 4 mila euro si applica solo la sanzione amministrativa -. Ora anche per la Cassazione la competenza territoriale si radica a Milano.