La violenza contro le donne in Italia rimane un fenomeno drammaticamente radicato. Secondo i dati 2023 della Polizia di Stato, il 75,5% delle denunce per reati come femminicidio, stalking e maltrattamenti è rivolto a cittadini italiani. Questo dato, però, non deve far dimenticare che alcune tipologie di reato vedono una maggiore incidenza tra gli stranieri, come i matrimoni forzati (75,7%) o la violenza sessuale (43,3%).
Violenza sulle donne: i numeri
I numeri evidenziano una realtà spesso sommersa: solo il 12,2% delle violenze subite dal partner viene denunciato. Nonostante ciò, gli italiani rappresentano il 72,5% dei denunciati per omicidio volontario di donne, l’81,5% per stalking e il 78,1% per la violazione dei provvedimenti di allontanamento. Allo stesso tempo, nei reati come il revenge porn, la presenza di imputati stranieri è più significativa, attestandosi al 31,5%.
Violenza sulle donne, cosa ha detto il ministro Valditara?
Un ulteriore elemento di dibattito è stato sollevato dalle dichiarazioni del ministro Giuseppe Valditara, che ha associato l’aumento di alcune violenze alla marginalità derivante dall’immigrazione illegale. Tuttavia, il dato complessivo evidenzia che la violenza di genere è profondamente radicata nella cultura e nelle dinamiche affettive italiane, coinvolgendo principalmente mariti, ex partner o fidanzati.
L’impegno per contrastare questi fenomeni prevede misure legislative come l’uso di braccialetti elettronici per monitorare i colpevoli e migliorare la protezione delle vittime. Il Consiglio dei Ministri discuterà presto nuovi interventi per potenziare gli strumenti di tutela e prevenzione, con l’obiettivo di ridurre drasticamente la violenza sulle donne e rafforzare il sostegno alle vittime.