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Violenza su donne: Centro Sos Lei del Gemelli compie 1 anno, 61 vittime prese in carico

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Roma, 1 mar. (Adnkronos Salute) - Compie un anno il Centro anti-violenza Sos Lei del Policlinico universitario Gemelli Irccs, nato grazie alla partnership fra Windtre, la Fondazione Policlinico Gemelli Irccs e l’Associazione Assolei. Situato all’interno del 'Percorso donna' del...

Roma, 1 mar. (Adnkronos Salute) – Compie un anno il Centro anti-violenza Sos Lei del Policlinico universitario Gemelli Irccs, nato grazie alla partnership fra Windtre, la Fondazione Policlinico Gemelli Irccs e l’Associazione Assolei. Situato all’interno del 'Percorso donna' del pronto soccorso del Gemelli, accoglie tutte le donne che subiscono violenze e maltrattamenti. Dal 2 marzo 2023 il Centro ha ricevuto più di 425 contatti telefonici; oltre 195 sono stati gli incontri in presenza; 61 donne sono state prese in carico dal punto di vista legale e psicologico per aiutarle a uscire da contesti di violenza.

Le 12 operatrici specializzate di Assolei Aps che gestiscono il Cav del Gemelli offrono gratuitamente accoglienza sia telefonica, sia in presenza. Il Centro è aperto il lunedì mattina dalle 9.30 alle 12.30 e il mercoledì pomeriggio dalle 14.00 alle 17.00 con una reperibilità telefonica h24 al numero 320.346.4044 raggiungibile anche tramite messaggio SMS e WhatsApp. Per gli altri giorni della settimana l’accoglienza e i colloqui sono garantiti nelle altre sedi di Assolei. In Italia nel 2023 sono avvenuti 120 femminicidi, la maggior parte dei quali in ambito cosiddetto relazionale: in più della metà dei casi l'autore dell'omicidio è stato il partner o l'ex, come riportato dal ministero dell’Interno.

"La sinergia fra Cav e servizio sociale ospedaliero è fondamentale e ha consentito l’intervento tempestivo sia nelle urgenze, sia in momenti preventivi – sottolinea Francesca Giansante, responsabile Servizio sociale del Gemelli – Nel corso di quest’anno, sono state inviate al Centro molte donne vittime di violenza incontrate non solo in pronto soccorso ma anche in diversi reparti di degenza, dove le pazienti hanno fatto accesso per problematiche sanitarie diverse dagli esiti della violenza". "I casi presi in carico dall’associazione sono eterogenei per età, nazionalità e per estrazione sociale. Tra questi – racconta Dalila Novelli, presidente di Assolei Aps – abbiamo accolto giovani donne, studentesse e lavoratrici che, nonostante potessero avvalersi di cultura e indipendenza, si sono ritrovate nella spirale della violenza". "Confermiamo anche quest’anno il nostro impegno concreto nel contrastare la violenza in tutte le sue forme e promuovere un cambiamento culturale, che solo l’alleanza tra uomini e donne può favorire", chiosa Rossella Gangi, direttrice Risorse Umane di Windtre.