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Una giovane donna di 20 anni ha denunciato di essere stata violentata su una barella al pronto soccorso, la drammatica vicenda è avvenuta nell’ospedale Vizzolo Predabissi: la denuncia è stata effettuata martedì mattina, 28 maggio, subito dopo il fatto; il 28enne respinge le accuse. Poco dopo la ragazza si è tolta la vita lanciandosi dal quarto piano del nosocomio.
La violenza e l’arresto dell’uomo
A raccogliere il primo allarme, lanciato dalla vittima, sono stati gli infermieri del reparto ospedaliero che hanno offerto le prime cure alla giovane: la ragazza, di appena vent’anni, sarebbe stata violentata da un magazziniere della struttura, residente nel Lodigiano.
All’arrivo dei carabinieri in ospedale, l’uomo era ancora al pronto soccorso e dormiva, sottoposto a fermo e condotto in carcere.
Il giovane di 28 anni è stato interrogato dal Gip di Lodi e sostiene, invece, che si sia trattato di un rapporto pienamente consensuale, a differenza di quanto affermato dalla giovane.
Il gesto estremo della giovane ragazza
Dopo poche ore dalla denuncia, il gesto estremo: la giovane ragazza si è tolta la vita lanciandosi nel vuoto, da una finestra dell’ospedale di Vizzolo Predabissi. La 20enne si è gettata dal quarto piano dell’ospedale, la sera successiva ai fatti intorno alle 20.30, ed è morta nonostante i tentativi di soccorso da parte del personale sanitario.
Le indagini dei Carabinieri
Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri, valutando anche l’ipotesi se i due ragazzi si conoscessero prima del ricovero della giovane ragazza abusata.
Nelle prossime ore, il magazziniere, accusato della violenza potrebbe essere nuovamente ascoltato dai magistrati, probabilmente per capire quale rapporto c’era con la vittima in ospedale.
Intanto, andranno avanti le indagini e verranno fatti tutti gli accertamenti del caso; al momento, dunque, il 28enne resta in carcere.