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Vincenzo De Luca escluso dalla corsa per il terzo mandato in Campania

Vincenzo De Luca durante una conferenza stampa

La decisione della Consulta segna un cambiamento significativo nella politica regionale campana.

La sentenza della Corte Costituzionale

La recente sentenza della Corte Costituzionale ha avuto un impatto significativo sulla politica regionale in Campania. Vincenzo De Luca, attuale presidente della Regione, non potrà ricandidarsi per un terzo mandato consecutivo. La Consulta ha dichiarato incostituzionale la legge regionale che avrebbe consentito a De Luca di tentare la sua terza corsa alla presidenza. Questa decisione non solo chiude le porte a De Luca, ma ha anche ripercussioni su altri governatori, come Luca Zaia del Veneto, che si trovano in situazioni simili.

Le motivazioni della Consulta

Secondo la Corte, la legge campana viola l’articolo 122 della Costituzione, il quale stabilisce che il legislatore regionale deve rispettare i principi fondamentali stabiliti dalla legge della Repubblica. La Consulta ha sottolineato che il divieto di un terzo mandato consecutivo è applicabile a tutte le Regioni ordinarie, a partire dall’adozione di leggi elettorali che prevedano l’elezione diretta del presidente della Giunta. Questo principio è stato sostenuto dall’Avvocato dello Stato, che ha evidenziato come la normativa nazionale prevalga su quella regionale.

Le reazioni politiche

La reazione di De Luca alla sentenza è stata di forte critica, definendo la decisione come una tesi strampalata che ha suscitato l’indignazione di esperti costituzionalisti. Ha inoltre messo in discussione l’uguaglianza della legge, affermando che la sentenza mina la credibilità delle istituzioni. Dall’altro lato, il senatore Antonio Misiani, commissario del PD in Campania, ha invitato a guardare avanti, sottolineando l’importanza di costruire una coalizione progressista per le prossime elezioni regionali. La situazione attuale richiede un ripensamento della leadership politica e una riflessione sul futuro della governance regionale.