Argomenti trattati
La condanna della Corte dei Conti
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è stato recentemente condannato dalla Sezione Giurisdizionale Campania della Corte dei Conti a risarcire la Regione per un importo di 609mila euro. Questa decisione è stata presa in relazione all’acquisto di smart card regionali, considerate dai giudici come “un inutile duplicato del green pass nazionale”. La condotta di De Luca è stata giudicata dolosa, poiché gli acquisti delle card sono avvenuti tra agosto e novembre 2021, nonostante fosse già in vigore il Green pass a livello nazionale.
Le motivazioni della condanna
La Regione Campania aveva introdotto le smart card per attestare la vaccinazione anti Covid a febbraio 2021, prima che il Governo nazionale adottasse il Green pass. Tuttavia, la Corte dei Conti ha ritenuto che De Luca non abbia bloccato gli acquisti di ulteriori lotti di tessere con microchip dopo l’entrata in vigore della certificazione nazionale. Questo comportamento ha portato a un danno erariale significativo, che ha spinto i giudici a emettere una condanna severa nei confronti del governatore.
La reazione di De Luca
In risposta alla condanna, De Luca ha dichiarato di rivendicare con orgoglio le decisioni prese per tutelare la salute dei cittadini campani. Ha sottolineato che la Campania ha registrato il numero più basso di decessi per Covid in rapporto alla popolazione, evidenziando come le sue scelte siano state fondamentali per la gestione dell’emergenza sanitaria. De Luca ha anche annunciato l’intenzione di impugnare immediatamente la sentenza, affermando: “Non vorrei dover rispondere del reato di efficienza”. Questa affermazione mette in luce la sua determinazione a difendere le proprie azioni e decisioni durante la crisi sanitaria.