Il caso è finito in tribunale, dopo che due amici hanno deciso di fare causa all’uomo per non aver diviso la vincita del gratta e vinci, attualmente sotto sequestro.
Vince 2 milioni di euro al Gratta e Vinci, gli amici lo trascinano il tribunale
Ricardo G. T., piastrellista originario del Brasile, ha sempre negato di aver acquistato il biglietto con altre persone. “Gioco da anni, ho il mio sistema, avevo vinto un milione di euro 40 giorni prima. Il 22 febbraio 2021 ho acquistato il biglietto a Torri del Benaco poi sono andato al lavoro, a Pai” ha raccontato durante il processo iniziato oggi “Ho sempre continuato a fare il piastrellista, mi piace” e ha aggiunto “Conoscono Christian, ho lavorato per lui, Giovanni fa un po’ di tutto, ma soprattutto lavori di tinteggiatura“.
Le dichiarazioni sono state riportate dai giornali locali. Il 43enne ha continuato affermando “Quello che hanno detto sono tutte bugie, quel biglietto è mio, non ho mai giocato in società con nessuno perché ho la mia strategia, che non dico“. Ricardo è salito sul banco degli imputati, davanti al giudice Sabrina Miceli, rispondendo alle domande poste dal pm Alberto Sergi.
Le accuse
“È vero solo che la sera del 22 febbraio ero a casa di Giovanni quando ho cominciato a grattare i tagliandi che avevo preso con la vincita in tabaccheria a Garda.
I tagliando sono rintracciabili. Quando ho scoperto la vincita ho esultato e lui ha chiesto se poteva dare una foto” ha continuato nella deposizione. La versione dei due amici, tuttavia, è molto diversa. Gli uomini hanno trascinato in tribunale il collega affermando di aver contribuito all’acquisto del biglietto: “Quel tagliando lo abbiamo acquistato insieme, quindi la vincita va suddivisa in tre. Tra noi c’era un patto ben preciso, avevamo anche contattato un notaio, ma Ricardo ci ha tradito e all’ultimo momento ha tentato di incassare da solo tutto il maxi malloppo” hanno spiegato in tribunale.