Roma, 20 giu. (Adnkronos Salute) – 'Ogni anno ci viene chiesto quali sono gli avanzamenti della ricerca in ematologia. Talvolta è stato difficile rispondere. Tuttavia, negli ultimi anni, la ricerca ha fatto passi in avanti, che tradotto significa: percorsi diagnostici più precisi, più accurati e più rapidi che ci permettono di identificare il sottotipo di malattia, di leucemia o di linfoma, così da potervi utilizzare il nuovo farmaco 'target' per quella specifica patologia. E questo è un grande successo, perché con una diagnosi più rapida e accurata possiamo identificare la terapia più mirata". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Marco Vignetti, ematologo, presidente della Fondazione Gimema Franco Mandelli Onlus in occasione della conferenza per i 55 anni di Ail, oggi a Roma.
L'accesso equo alle cure avanzate su tutto il territorio nazionale "resta il principale obiettivo – assicura Vignetti – a volte è una chimera perché i territori sono diversi e non si può pensare di avere lo stesso percorso diagnostico-terapeutico identico ovunque, però questo è il nostro obiettivo". Quando è stato progettato il Gruppo Gimema "come una rete di ricerca", in "realtà è stato progettato anche come una rete che avesse l'obiettivo di formare gli ematologi nelle diverse città italiane in modo proprio da consentire che a tutti i pazienti fosse offerto lo stesso tipo di percorso diagnostico-terapeutico. Naturalmente una cosa è il progetto un'altra cosa è la sua realizzazione, però su questo scopo si dirigono tutti gli sforzi del Gruppo Gimema e di Ail".