Roma, 20 ott. (askanews) – Viggo Mortensen è uno dei grandi protagonisti della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma: ha ricevuto il premio alla carriera, ha presentato “I morti non soffrono”, la sua seconda regia nelle sale dal 24 ottobre, e ha tenuto una Mastercalss con il pubblico. Il suo film è un raffinato western femminista, con protagonisti lo stesso Mortensen e Vicky Krieps nei panni di due immigrati che cercano di costruirsi una vita in una cittadina corrotta del Nevada.
“Già ci sono stati film western con protagoniste delle donne, ma, in quasi tutti, i personaggi sono americani, dal Texas, dalla California, molto raramente sono degli immigrati. – ha spiegato il regista – Nel mio film senti lingue differenti, perché nella realtà anche nelle piccole città della frontiera west c’erano o nativi americani o persone che arrivavano da tutto il mondo”.
“I morti non soffrono” è allo stesso tempo una tragica storia d’amore, una sottile rappresentazione del conflitto tra vendetta e perdono, e il ritratto di una donna piena di passione, determinata a difendere sé stessa da un mondo spietato, dominato da uomini senza scrupoli. “Ho scritto questo personaggio femminile sapendo che era quello psicologicamente più forte nella storia, più forte del mio, dei cattivi, anche se non era più forte fisicamente. – ha detto Mortensen – C’era bisogno di un’attrice che avesse quella presenza, che sapesse comunicare anche con i silenzi e devo dire che Vicky Krieps è stata bravissima”.