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Vicenza introduce multe per la prostituzione in auto e camper

Prostituzione in auto a Vicenza con multe introdotte

Il sindaco Possamai firma un'ordinanza per contrastare la prostituzione in spazi pubblici

Un’ordinanza per la sicurezza pubblica

Il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, ha firmato un’ordinanza urgente che introduce sanzioni per chi si prostituisce all’interno di automobili, camper e caravan. Questo provvedimento, presentato insieme al comandante della polizia locale Massimo Parolin e al questore Francesco Zerilli, si propone di affrontare un fenomeno che, secondo le autorità, è spesso legato a contesti malavitosi.

L’ordinanza mira a garantire una maggiore tranquillità ai cittadini e a preservare la fruizione degli spazi pubblici, che sono stati compromessi dalla presenza di veicoli utilizzati per la prostituzione.

Dettagli sulle sanzioni

Le multe per chi viene sorpreso a prostituirsi all’interno di veicoli ammontano a 500 euro, cifra che è la stessa prevista per le violazioni avvenute su strada. Nel 2024, sono state registrate 84 sanzioni, di cui 82 a carico di persone sorprese a prostituirsi e due ai clienti. Nei primi tre mesi del 2025, le sanzioni sono state 46, tutte rivolte a chi si prostituisce. L’ordinanza sarà in vigore fino alla fine dell’anno e rappresenta un passo significativo nella lotta contro la prostituzione in spazi pubblici.

Un approccio integrato contro lo sfruttamento

Oltre all’azione repressiva, il Comune di Vicenza sta portando avanti un progetto regionale chiamato “Navigare”, che si occupa di contrastare lo sfruttamento sessuale e di fornire supporto alle vittime di tratta. Negli ultimi 12 mesi, gli operatori hanno contattato 69 persone su strada, di cui 41 donne, prevalentemente romene, e 28 transessuali, in gran parte brasiliani. Il progetto ha già preso in carico 10 persone per aiutarle a uscire dalla condizione di sfruttamento, offrendo accompagnamenti socio-sanitari, orientamento legale e opportunità di inserimento lavorativo.

La presenza di veicoli utilizzati per la prostituzione è percepita come una fonte di degrado e disturbo per i residenti e le attività commerciali in alcune zone della città. Con questa ordinanza, l’amministrazione comunale intende affrontare un problema complesso, cercando di bilanciare la necessità di sicurezza pubblica con il rispetto dei diritti delle persone coinvolte.