Popolari, Socialisti e Liberali al Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo per approvare le nomine dei sei vicepresidenti commissari, tra cui Raffaele Fitto, Teresa Ribera e il commissario ungherese. Dopo una serie di scontri tra i popolari e i socialisti, è stato finalmente raggiunto un consenso su tutte le sei nomine.
La Commissione ha ottenuto l’approvazione politica e il via libera per Fitto e Ribera verso una nuova legislatura della von der Leyen. I tre gruppi politici hanno approvato un programma a sostegno dell’Esecutivo dopo quattro ore di confronto. Il Parlamento europeo ha dato il suo consenso.
Programma politico e sfide per la Commissione Von der Leyen
Da Bruxelles, Beda Romano ci informa che Popolari, Socialisti e Liberali hanno concordato di sostenere la nuova Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Nella notte è arrivato l’ok ai commissari Teresa Ribera e Raffaele Fitto, accompagnate da dichiarazioni separate al voto. Il nuovo collegio dei commissari sarà votato in sessione plenaria il 27 novembre a Strasburgo; un esito positivo porterà l’esecutivo a entrare in carica il 1° dicembre.
Le forze centriste ed europeiste hanno negoziato un programma di due pagine che riflette il discorso programmatico di luglio di von der Leyen. Sulle politiche ambientali si afferma: “Promuoveremo un ambiente favorevole alle imprese, riducendo gli oneri amministrativi e burocratici senza compromettere gli obiettivi politici come il Patto Verde”.
Recentemente alcuni commissari, inclusi sei vicepresidenti, sono stati oggetto di negoziati a causa di candidature controverse: la socialista spagnola Teresa Ribera, il conservatore italiano Raffaele Fitto e il nazionalista ungherese Olivér Vàrhelyi. Ieri sera le commissioni parlamentari hanno dato luce verde definitiva ai candidati dopo proposte di compromesso sulle deleghe.
Un ulteriore complicazione è emersa dalla politica spagnola con Ribera, attuale ministra per la transizione ecologica nel governo Sànchez contestata dal Partido Popular. Questo insieme alla sua responsabilità sulla gestione delle emergenze regionali ha rallentato l’iter dell’approvazione della Commissione. Dopo aver superato gli ultimi ostacoli delle audizioni, il nuovo collegio dei commissari sarà votato in aula la prossima settimana.
Le normative europee stabiliscono che la votazione in questo contesto sia pubblica e che l’approvazione richieda la maggioranza dei deputati presenti diversamente dal voto di fiducia del presidente della Commissione che avviene in modo segreto e necessita della maggioranza degli eletti. Questa sarà un’opportunità per valutare il vero supporto al nuovo collegio dei commissari. Non si escludono defezioni tra popolari, socialisti e liberali ma potrebbe anche verificarsi l’inaspettato sostegno dei conservatori dove sono presenti i rappresentanti di Fratelli d’Italia. In questi giorni mentre socialisti e liberali hanno preso le distanze dai conservatori i popolari hanno manifestato il loro avvicinamento. Nel frattempo nel programma politico firmato ieri dai tre partiti di centro non è menzionato il possibile ruolo del partito conservatore.