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Il provvedimento, che aveva ricevuto il via libera dalla Camera il 18 aprile, diventa legge con 95 sì, 68 no e 1 astenuto: contiene disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il decreto Pnrr è legge
Il dl andava convertito entro il primo maggio. L’esame del dl è iniziato stamattina nell’Aula del Senato con la discussione generale e poi le dichiarazioni di voto.
Il decreto Pnrr, varato il 26 febbraio dal Cdm, è una sorta di omnibus di 46 articoli, tra i temi al suo interno: le contestate misure che riguardano l’aborto, consultori infrastrutture alla giustizia, dalla sanità allo sport.
I cambiamenti presenti nel decreto Pnrr
Tra le misure principali nel decreto ci sono anche delle modifiche in materia sanitaria, ad esempio la possibilità di prorogare i contratti degli specializzandi. Un’altra novità riguarda le correzioni fatte alla patente a punti per i cantieri, e i riferimenti ai principi di concorrenza e trasparenza nell’ingresso di Poste in PagoPa.
Il governo potrà attivare i poteri sostitutivi in caso di omesso o incompleto conseguimento dei target, dovranno restituire i fondi percepiti.
Arriva il Piano Transizione 5.0 con risorse complessive per 6,3 miliardi in 2 anni da destinare alle imprese come credito d’imposta.
Il decreto Pnrr al Senato
Dopo il via libera al Senato l’ultima parola potrebbe essere quella dell’Ue sulla disomogeneità della materia riguardante l’aborto e le misure previste dal dl.