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Via Crucis a Steccato di Cutro per i migranti morti nel naufragio: “Ci fanno paura queste morti”

Via Crucis Steccato di Cutro

Mentre il Governo latita e resta indifferente, una Via Crucis per i migranti morti nel naufragio è stata organizzata a Steccato di Cutro.

In onore e in memoria dei migranti morti nel naufragio, una solenne Via Crucis è stata organizzata a Steccato di Cutro. La croce portata in processione è stata realizzata con pezzi del barcone affondato.

Via Crucis a Steccato di Cutro per i migranti morti nel naufragio: “Ci fanno paura queste morti”

Con il trascorrere delle ore, una nutrita folla di persone si è radunata a Steccato di Cutro per partecipare alla Via Crucis organizzata nel tardo pomeriggio di domenica 5 marzo per onorare la memoria dei migranti morti nel drammatico naufragio che si è consumato lo scorso 26 febbraio. La croce portata in processione è stata realizzata con pezzi di legno provenienti dal barcone naufragano in mare, poco lontano dalla costa di Cutro.

“A noi non ci fanno paura i vivi, ci inorridiscono i morti, questi morti e morti come questi”, ha detto Monsignor Stefano Parisi che, per anni, è stato rettore della cattedrale di Crotone e ora ha assunto l’incarico di vescovo di Lamezia Terme.

La solidarietà della popolazione che manca al Governo

“Quando ero parroco qui, nel 2004, c’è stato uno sbarco. Anche allora tutta la gente di Steccato si riversò in spiaggia con coperte, cappotti, acqua, pane. Hanno aperto le case. Hanno ospitato queste persone”, ha ricordato Monsignor Parisi, sottolineando la solidarietà della popolazione che tanto si discosta dall’indifferenza mostrata dal Governo rispetto alla strage di Cutro.

“Qui abbiamo cuore, forse abbiamo poche cose, ma il poco di cui disponiamo lo mettiamo volentieri a disposizione dell’altro”, ha concluso.