E anche il vertice Nato di Washington è terminato, con la conferenza stampa di Joe Biden che ne ha dichiarato la fine.
Decine e decine di giornalisti erano pronti ad ascoltare il presidente americano, non solo per la curiosità di sapere cosa avrebbe voluto dire, ma anche per verificare il modo in cui si sarebbe posto dopo la brutta figura nel dibattito televisivo con Donald Trump.
Vertice Nato, il discorso di Biden: le gaffe
E alla fine Biden è sembrato essere lucido e preparato. Il suo discorso, fatto di frasi lunghe, ma meno titubanti rispetto all’ultima arcinota uscita, è filato liscio senza intoppi.
O quasi. In un paio di occasioni, infatti, due diverse gaffe del presidente hanno colpito i presenti. Biden ha confuso per qualche secondo Zelensky, presentandolo con il nome Putin, e Kamala Harris chiamandola Donald Trump. Due errori a cui subito si è posto rimedio, ma che in un momento come questo, dove qualsiasi dichiarazione pubblica di Biden è analizzata nel dettaglio, non possono passare inosservati.
Vertice Nato, il discorso di Biden: le dichiarazioni
Scendendo, invece, maggiormente nel dettaglio sugli argomenti trattati da Biden durante la conferenza, va sottolineato che il presidente ha messo le cose in chiaro: “Sono il candidato più qualificato e l’unico in grado di battere Donald Trump“. Tornando sul dibattito con il tycoon, Biden ha ribadito ancora di esserci arrivato stanco dopo i tanti viaggi dei giorni precedenti: “La mia agenda è sempre strapiena. E Trump che ha fatto dal giorno del dibattito? Ha giocato a golf, non fa mai nulla”.
Sulle sue condizioni di salute, poi, ha definitivamente chiarito: “Mi sono sottoposto a tre significativi e intensi esami neurologici. Il più recente in febbraio e tutti hanno detto che sono in forma“.