Parma, 19 mar. (askanews) – “Più ricerca e meno burocrazia”. “Stop alla guerra militare e anche a quella commerciale”. Ventimila voci si sono alzate oggi a Parma sotto la regia di Coldiretti che, al termine di un incontro con i tecnici di Efsa, ha ottenuto l’impegno concreto dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare a condurre ogni analisi necessaria sui cibi sintetici, compresi test pre-clinici e clinici. Un successo per la manifestazione che ha riunito agricoltori da tutta Italia per chiedere maggiori garanzie sulla sicurezza alimentare e regole più chiare per i prodotti derivati da colture cellulari. Come rivendica il presidente dell’associazione Ettore Prandini.
“Ricordiamo sempre che solo nel nostro paese il valore complessivo dell’agroalimentare vale 620 miliardi; 4 milioni di occupati; 70 miliardi il record storico legato alle esportazioni delle nostre eccellenze. Non siamo alla fine, siamo solo al all’inizio di questo percorso che può dare ulteriori risposte in termini di opportunità di carattere economico e sociale per l’Italia, ma per l’Europa intera”.
Per le strade di Parma anche allevatori e agricoltori francesi e spagnoli, accomunati nel chiedere un cambio di passo all’Europa. A partire dall’accordo commerciale Ue-Mercosur, in discussione da anni, che prevede l’eliminazione graduale delle tariffe per la maggior parte dei prodotti agricoli tra l’Unione Europea e i Paesi del blocco sudamericano. Totalmente contrario Juan Luis Delgado, vice-presidente di Asaja, la più grande organizzazione agricola spagnola.
“Gli agricoltori spagnoli sono totalmente contrari all’accordo con il Mercosur, anche perché sappiamo in Spagna, come sanno tutti gli agricoltori in tutta Europa, che i prodotti importati da quella regione non rispettano gli stessi standard che rispettiamo noi”.
Sulla stessa linea anche Patrick Bénézit, presidente FNB, la federazione francese degli allevatori.
“Abbiamo una battaglia comune e la nostra battaglia comune è quella di opporci ad un’Europa che spinge verso prodotti cellulari di laboratorio e invece difendere e promuovere l’allevamento che è diffuso in tutta Europa, che rappresenta centinaia di migliaia di posti di lavoro e che rischiano di scomparire”.
L’Efsa ha garantito l’applicazione dei più alti standard scientifici ai nuovi alimenti. Coldiretti ha espresso soddisfazione per l’incontro “costruttivo” e proseguirà l’impegno a Bruxelles per rafforzare regole e trasparenza sui cibi di laboratorio.