Vannacci lo accusò di diffamazione, Pier Luigi Bersani assolto: "Il fatto non sussiste"

Durante un'intervista dal palco della Festa dell'Unità di Ravenna , Bersani aveva definito Vannacci con un epiteto colorito

L’1 settembre 2023, durante un’intervista dal palco della Festa dell’Unità di Ravenna, Pier Luigi Bersani aveva definito Vannacci con l’epiteto “c******e“.

Il Tribunale di Ravenna ha assolto l’ex segretario del Partito Democratico dall’accusa di diffamazione: “Il fatto non sussiste“.

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Bersani assolto dall’accusa di diffamazione a Vannacci: la ricostruzione

Bersani, facendo riferimento al libro “Il mondo al contrario” scritto da Vannacci, si era chiesto se “in quel bar lì dove è possibile dare dell’anormale ad un omosessuale, è possibile anche dare del c******e ad un generale“.

Come riportato dal Resto del Carlino, sulla questione, dopo la querela di Vannacci, il 27 febbraio la Procura di Ravenna aveva chiesto per Bersani un decreto penale di condanna per 450 euro di multa per diffamazione aggravata del mezzo (l’intervista era stata trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube del Pd), in quanto poteva “dirsi provata la penale responsabilità sulla base delle documentazioni audio-video” acquisite dalla Digos ravennate.

Si vada pure a processo, così capiremo finalmente se qualcuno può definire anormale un altro essere umano senza per questo insultarlo” furono le parole di Bersani.

Bersani assolto dal Tribunale di Ravenna

Il Gip Corrado Schiaretti, dopo una disamina giuridico-grammaticale, ha concluso che la richiesta del Pm “non può essere accolta per insussistenza giuridica e prima ancora linguistica”. Secondo il giudice, le parole dell’ex segretario del Pd “non possono essere qualificate come metaforiche, ma è accaduto che il querelante abbia confuso la figura della metafora con quella dell’allegoria“.

Bersani descrive un luogo inesistente dopo sarebbero leciti linguaggi in netto contrasto con la sensibilità civile” scrive il giudice, che conclude: “L’ex segretario Pd aveva voluto evidenziare che, come è sbagliato dare dell’anormale ad un omosessuale, è altrettanto sbagliato dare del c******e ad un generale“.

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