C’è stata la prima vittima del vaiolo dell’Alaska, la patologia relativamente nuova che sta spaventando il mondo. Scopriamo di più su questo virus.
Il vaiolo dell’Alaska
Il vaiolo dell’Alaska prende il nome dal luogo da cui provengono le segnalazioni. Se ne parla molto in questo periodo ma i primi casi risalgono al 2015, tuttavia adesso c’è stata la prima vittima accertata.
Si tratta di un anziano che purtroppo non ce l’ha fatta, mentre in passato tutti coloro che ne sono stati colpiti dal vaiolo dell’Alaska, lo hanno superato in poco tempo e senza il bisogno del ricovero ospedaliero poiché la patologia colpiva in forma molto lieve.
Riguardo i sintomi, parliamo di eruzione cutanea, linfonodi ingrossati, dolori alle articolazioni e ai muscoli.
Si tratta di una patologia correlata al vaiolo bovino e quello delle scimmie.
La prima vittima del vaiolo dell’Alaska
Secondo quanto emerge dal bollettino rosso emesso nella prima settimana di febbraio dai funzionari della sanità pubblica in Alaska, c’è stata la prima vittima.
Si tratta di un anziano che viveva nella penisola di Kenai. Ricoverato a novembre, è morto alla fine di gennaio, anche se in realtà era affetto anche da altre malattie.
Infatti era in cura per il cancro e perciò aveva un sistema immunitario molto debole.
Non è chiaro come avvenga il contagio ma i ricercatori credono che il virus potrebbe essere zoonotico, quindi in grado di trasmettersi dagli animali agli uomini. A tal proposito, sappiamo che l’anziano si prendeva cura di un gatto randagio, che a questo punto probabilmente era infetto.
Continuando su questa ipotesi, osserviamo anche che la vittima aveva un evidente segno di artiglio vicino all’ascella.
Tutti i casi al momento sono stati segnalati solo in Alaska e in effetti sappiamo che l’uomo era originario di questo Paese e non aveva viaggiato di recente.