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Vaids, la "sindrome da immunodeficienza da vaccino" è un'enorme bufala

Vaccino Coronavirus

Vaids, un'enorme menzogna nata su un blog: nessuna sindrome generata dal vaccino anti Covid.

Il Vaccino anti Covid non è stato immune, nel corso dal 2021, da bizzarre fake news o leggende metropolitane, come il famigerato “effetto Magneto”. Di recente, l’unica arma che possediamo per fronteggiare l’attuale pandemia è stata vittima dell’ennesima bufala relativa a una strana sindrome chiamata Vaids. In questo articolo andremo a descrivere questa grande menzogna nata sul web. 

Vaccino: in cosa consisterebbe la Vaids

Vaids è una sigla che andrebbe a indicare la “sindrome da immunodeficienza acquisita da vaccino”, una patologia fittizia molto simile all’Aids. La fake news nasce da un articolo riportato sul blog Il Simplicissimus. La fonte sarebbe uno studio svedese che a breve dovrebbe essere pubblicato sulla rivista The Lancet. 

Vaccino, cosa dice Simplicissimus sulla Vaids

Nel recente articolo apparso sul Simplicissimus è possibile leggere: “Uno studio di Lancet che ha confrontato persone vaccinate e non vaccinate in Svezia è stato condotto su 1,6 milioni di individui in nove mesi, dunque su un campione straordinariamente ampio che fornisce indicazioni robuste e consistenti. il risultato è stata la dimostrazione, che la protezione contro il Covid sintomatico è diminuita nel tempo … I medici chiamano questo fenomeno “erosione immunitaria” o “immunodeficienza acquisita” dei ripetutamente vaccinati, che spiegano l’elevata incidenza di miocardite e altre malattie post-vaccino che li colpiscono più rapidamente e più duramente”. 

In realtà, l’autore dell’articolo non specifica che quando parla di “dimostrazione” non si riferisce all’interpretazione dei ricercatori, ma a quella estratta dall’articolo di un altro blog, il cui autore si fa chiamare “el gato malo”. A dire il vero, i ricercatori non fanno altro che suggerire nel loro studio raccomandazioni come l’effettuazione della terza dose di vaccino.

Vaccino, la Vaids non esiste: cosa dicono i ricercatori

Nell’articolo dei ricercatori svedesi, in attesa di essere pubblicato su The Lancet, non apparirebbero affatto termini quali “immunodeficienza acquisita” o “erosione immunitaria”. Da esso si può leggere invece: “l’efficacia del vaccino contro l’infezione sintomatica da Covid-19 diminuisce progressivamente nel tempo in tutti i sottogruppi, ma a un ritmo diverso a seconda del tipo di vaccino e più velocemente per gli uomini e gli anziani fragili. L’efficacia contro le malattie gravi sembra rimanere elevata per 9 mesi, anche se non per gli uomini, gli anziani fragili e gli individui con comorbilità. Ciò rafforza il razionale basato sull’evidenza per la somministrazione di una terza dose di richiamo”.