Roma, 12 apr. (Adnkronos Salute) – “Stiamo proponendo attivamente la vaccinazione” a domicilio e nei luoghi di cura ma “è difficile, per una Asp come la nostra, raggiungere tutti i soggetti anziani. Possiamo” provare “a intercettarli attraverso il medico di medicina generale, che però è già oberato” da molte attività. Proprio per questo può essere utile “un opuscolo informativo che il medico può distribuire all’anziano che si reca nel suo ambulatorio”. Così Martino Rizzo, direttore sanitario Azienda sanitaria provinciale (Asp) Cosenza, spiega l’iniziativa realizzata con il supporto non condizionante di Gsk e la collaborazione con l'agenzia Maya idee, che ha portato alla distribuzione, nel territorio, di 5 mila copie di un opuscolo informativo sulla vaccinazione dei soggetti fragili e anziani che riprende le indicazioni contenute nel protocollo ‘Offerta vaccinazioni per soggetti appartenenti a categorie a rischio per patologie’ della stessa Asp Cosenza.
“Siamo partiti da una valutazione sulla popolazione – continua Rizzo – Gli ultra 65enni iniziano ad essere una percentuale importante della popolazione: siamo a oltre il 23%, quindi circa una persona ogni 4. Inoltre abbiamo un rapporto tra over 65 e la popolazione 0-14 anni che è superiore alla media nazionale. Le persone anziane in genere hanno condizioni di cronicità. Circa il 40% ha almeno 2 patologie, gli altri ne hanno un numero superiore. In questi soggetti un’infezione come l’influenza può far precipitare la situazione. Stiamo quindi tentando di indirizzare gli sforzi con una serie di iniziative dedicate alla popolazione anziana – aggiunge – Le più importanti sono le vaccinazioni contro lo pneumococco, che è responsabile di gravi polmoniti, e nei confronti dell’Herpes zoster, nota come fuoco di sant’Antonio, che è particolarmente dolorosa e con complicanze anche gravi per il possibile coinvolgimento oculare o per il dolore cornico da neuropatia post erpetica”.
“Dobbiamo inoltre considerare che, soprattutto nei nostri territori, ci possono essere delle fragilità dovute anche a problematiche sociali”. Attualmente “stiamo offrendo attivamente” la vaccinazione “con il servizio di cure domiciliari – spiega il direttore sanitario cosentino – Viene proposta a chi è preso in carico dall’assistenza domiciliare integrata (Adi). L’altro settore in cui ci stiamo impegnando sono le case di cura e le residenze per anziani (Rsa)”, dove c’era già un percorso attivato per l’anti-Covid.
"È un’attività in itinere – riflette Rizzo – ma è fondamentale una buona informazione, anche per vincere le resistenze nei confronti delle vaccinazioni i cui benefici”, invece, “sono ampiamente dimostrati, se consideriamo come siano scomparse malattie infettive un tempo mortali”. A tale proposito, l’opuscolo informativo distribuito negli ambulatori di medicina generale è improntate per “sensibilizzare i cittadini sulla necessità di proteggersi da certe infezioni, suscitare interesse, far trovare un inizio di informazioni su cui poi possono chiedere eventuali chiarimenti proprio al medico di medicina generale – precisa – Ma il progetto, per diffondere al massimo l'informazione, prevede anche il coinvolgimento dei mass media locali e della rete online”.
Intanto, il flyer digitale è stato pubblicato nel mese di marzo sul sito web di Maya Idee Sud. L’accesso è possibile sia agli operatori sanitari che ai pazienti previa registrazione al sito. “Ma nella popolazione anziana funziona meglio l’opuscolo – osserva Rizzo – È un lavoro che si prospetta abbastanza lungo nel tempo ed è un lavoro che va ripetuto annualmente perché, se alcune sono vaccinazioni che vengono somministrate ‘una tantum’, sull’antinfluenzale – conclude – dobbiamo insistere sempre, ogni autunno, per ridurre i danni”, in termini di ricoveri e decessi “che ogni anno si hanno a causa delle complicanze della sola influenza”.