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Usa: sondaggio, 85% dei groenlandesi non vuole isola parte degli Stati Uniti

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Copenaghen, 29 gen. (Adnkronos) - Un nuovo sondaggio mostra che l'85 per cento dei groenlandesi non vuole che la loro isola diventi parte degli Stati Uniti, dopo che Donald Trump ha parlato della possibilità di assumere il controllo del territorio semi-autonomo danese. Dopo la sua rielez...

Copenaghen, 29 gen. (Adnkronos) – Un nuovo sondaggio mostra che l'85 per cento dei groenlandesi non vuole che la loro isola diventi parte degli Stati Uniti, dopo che Donald Trump ha parlato della possibilità di assumere il controllo del territorio semi-autonomo danese. Dopo la sua rielezione, Trump ha ribadito il suo interesse nell'acquisizione della Groenlandia, controllata dalla Danimarca ma che gode di un ampio grado di autonomia. Parlando a bordo dell'Air Force One sabato, Trump ha detto: "Penso che ce la faremo", e ha affermato che i 57.000 residenti dell'isola artica "vogliono stare con noi".

Tuttavia, un nuovo sondaggio del quotidiano danese Berlingske ha mostrato che solo il 6% dei groenlandesi è favorevole all'annessione agli Stati Uniti, mentre il 9% è indeciso. Tutto questo mentre la premier danese Mette Frederiksen, durante una visita lampo a Berlino, Parigi e Bruxelles, ha dichiarato che l'Europa deve "restare unita" di fronte al cambiamento delle relazioni con gli Stati Uniti. Dopo aver incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha detto: "Voglio assicurarmi che tutta l'Europa resti unita. Non solo in relazione al regno di Danimarca, ma anche in generale".

La Frederiksen, che ha incontrato anche il presidente francese Emmanuel Macron, ha aggiunto: "Tutti in Europa possono vedere che ora ci sarà una collaborazione diversa con gli Stati Uniti. Almeno, questi sono i toni che sentiamo da Washington in relazione al commercio e alla cooperazione economica. Quali saranno le conseguenze, non lo sappiamo ancora". La premier ha aggiunto che sta lavorando "molto duramente in questo momento" per tutelare gli interessi della Danimarca. "Indipendentemente da ciò che accade negli Stati Uniti, l'Europa deve essere forte", ha aggiunto la leader socialdemocratica. Trump si è rifiutato di escludere l'uso della forza militare per conquistare la Groenlandia.

Alla domanda se avrebbe parlato di nuovo con Trump, la Frederiksen ha detto che non si sarebbe "addentrata in acrobazie del calendario", ma ha aggiunto: "Il dialogo che abbiamo con gli americani avviene su diversi canali e livelli". Nella conferenza stampa congiunta tenutasi ieri a Berlino, né Scholz né Frederiksen hanno menzionato Trump o la Groenlandia, ma vi hanno fatto un implicito riferimento. Dopo aver parlato dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022 e di come "l'inviolabilità dei confini sia un principio fondamentale del diritto internazionale", Scholz ha affermato: "Il principio deve applicarsi a tutti. L'ho chiarito di nuovo qualche giorno fa. I confini non devono essere spostati con la forza".

La Frederiksen ha affermato che l’Europa si trova ad affrontare una "realtà più incerta" che richiede una maggiore cooperazione. "Abbiamo bisogno di un'Europa più forte e risoluta, capace di difendere e promuovere i propri interessi", ha affermato. "Dobbiamo assumerci maggiori responsabilità per la nostra sicurezza".