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Donald Trump presiede la prima riunione di gabinetto alla Casa Bianca: "L'UE nata per farci arrabbiare"

Riunione gabinetto Casa Bianca

Alla Casa Bianca si è tenuta la prima riunione di gabinetto dell’amministrazione Trump, durante la quale il presidente ha annunciato che i prodotti europei avranno dazi del 25%.

Oggi si è svolta alla Casa Bianca la prima riunione di gabinetto dell’amministrazione Trump. Durante l’incontro, il presidente americano ha annunciato che i prodotti europei saranno presto soggetti a dazi del 25%, aggiungendo che, a suo avviso, l’Unione Europea è nata con l’intento di far arrabbiare gli Stati Uniti.

Usa, prima riunione di gabinetto alla Casa Bianca: l’allarme di Elon Musk

Per la prima volta, il patron di Tesla e SpaceX, Elon Musk è intervenuto in una riunione di governo, pur non essendo un membro del gabinetto. Nel suo discorso, il proprietario di X ha affermato di considerarsi un supporto tecnico e di essere impegnato a migliorare i sistemi informatici del governo.

Trump, scherzando, ha chiesto se qualcuno fosse scontento di Elon Musk, aggiungendo che in tal caso li avrebbe fatti cacciare. Ha poi sottolineato che alcuni membri del suo governo sono in disaccordo con il miliardario sudafricano, ma che nutrono comunque grande rispetto per lui e per il suo operato.

“Qualcuno è un po’ in disaccordo, ma penso che la maggior parte non solo sono contenti ma anche entusiasti“, ha sottolineato.

Durante il suo intervento alla riunione di gabinetto, il proprietario di X ha evidenziato la necessità di intervenire tempestivamente per diminuire il deficit e scongiurare il rischio di bancarotta in America.

“Non è un optional, ma una cosa essenziale, questa è la ragione per cui sono qui e sto prendendo un sacco di critiche e minacce di morte. Non possiamo sopportare come paese un deficit di 2.000 miliardi di dollari. Dobbiamo risparmiare 4 miliardi di dollari al giorno”.

Trump annuncia i dazi al 25% per i prodotti europei

Durante la prima riunione di gabinetto, il presidente degli Stati Uniti ha affrontato diversi temi chiave, tra cui Ue, dazi, Cina, Ucraina e ambiente. In particolare, ha attaccato Bruxelles, sostenendo che l’integrazione europea, promossa per anni da Washington, fosse nata per ostacolare e danneggiare gli Stati Uniti.

“Sentite, siamo onesti, l’Unione Europea è stata progettata per far arrabbiare gli Stati Uniti”.

A tal proposito, ha aggiunto:

“Abbiamo preso la decisione, e la annunceremo a breve, che sarà del 25%”.

Trump ha poi rafforzato le sue critiche alla Ue, accusandola di escludere le automobili e i prodotti agricoli statunitensi e sostenendo che sfrutti gli Stati Uniti, sebbene in modo diverso rispetto a Canada e Messico. Inoltre, ha ribadito la questione dei dazi, annunciando che quelli contro Canada e Messico entreranno in vigore il 2 aprile.

Trump e la guerra Russia-Ucraina

Sul tema dell’Ucraina, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che si impegneranno per raggiungere un buon accordo, con l’obiettivo di permettere a Kiev di recuperare il maggior numero di territori possibile. Ha sottolineato che stanno lavorando per ottenere l’intesa migliore per entrambe le parti e ha ribadito che spetta all’Europa fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina, aggiungendo che Washington vigilerà affinché tutto proceda per il meglio.

“Lo faremo fare all’Europa, perché l’Europa è il loro vicino di casa, ma ci assicureremo che tutto vada bene”, ha precisato.

Riguardo all’accordo sulle terre rare, che firmerà venerdì con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha descritto l’intesa come un grande vantaggio per Kiev, garantendo maggiore sicurezza e prevenendo eventuali interferenze. Dal punto di vista degli Stati Uniti, l’accordo consentirà di recuperare i 350 miliardi di dollari destinati all’Ucraina e ottenere ancora di più.

Parlando del presidente russo Vladimir Putin, Trump lo ha definito una persona molto intelligente e ha affermato che inizialmente non aveva intenzione di porre fine alla guerra. Tuttavia, ha ricordato di aver discusso con lui dopo essere stato eletto e si è detto fiducioso sulla possibilità di raggiungere un accordo.