L’ex presidente degli Stati Uniti d’America, Jimmy Carter, si è spento in data 29 dicembre. Il democratico, che aveva già compiuto 100 anni, è stato il 39esimo inquilino della Casa Bianca e aveva governato dal 1977 al 1981. Joe Biden ha proclamato il lutto nazionale per il prossimo 9 gennaio.
Usa, è morto Jimmy Carter: Biden proclama il lutto nazionale
Da pochi mesi aveva compiuto 100 anni. Jimmy Carter è morto ieri nella sua casa in Georgia, e a darne l’annuncio è stata direttamente la Casa Bianca: “Invito il popolo americano a riunirsi in questo giorno nei rispettivi luoghi di culto per onorare la memoria del presidente James Earl Carter Jr. Invito coloro che in tutto il mondo condividono il nostro dolore ad unirsi a noi in questa solenne commemorazione” – ha dichiarato Joe Biden in un decreto publicato online. L’attuale presidente americano ha anche specificato che il prossimo 9 gennaio sarà giornata di lutto nazionale in America.
Usa, è morto Jimmi Carter: chi era l’ex presidente Usa
Jimmy Carter è stato una figura fondamentale nella storia americana, e fu tra il 1977 e il 1981 il 39esimo presidente degli Stati Uniti, dopo aver sconfitto in sede di campagna elettorale Gerald Ford. Tra i più importanti avvenimenti accaduti sotto la sua presidenza è impossibile non citare l’accordo israelo-egiziano del 1979, momento di massima popolarità per Carter in America. In seguito, il consenso nei suoi confronti iniziò a calare, soprattutto a causa della recessione e della crisi in Iran. Nel 1981, 4 anni dopo il suo insediamento e alla fine del primo mandato, Carter viene sostituito da Ronald Reagan. 20 anni più tardi, nel 2002, Carter riceve il Premio Nobel per la Pace per il suo lavoro: “Nel trovare soluzioni pacifiche ai conflitti internazionali e nel far progredire la democrazia e i diritti umani nonché promuovere lo sviluppo economico e sociale”.