Roma, 6 nov.
(Adnkronos) – "Nell’era della post verità, gli elettori americani hanno scelto con una chiara maggioranza la post democrazia di Donald Trump ed Elon Musk. Vedremo se dopo una campagna di slogan, volgarità e promesse mirabolanti il ri-eletto Trump terrà fede al disegno di destrutturare la democrazia americana seguendo il Progetto 2025 oppure no. Vedremo se negli scenari internazionali più rilevanti, mischierà all’assertività retorica un sostanziale disimpegno dove non siano direttamente in gioco gli interessi statunitensi, in particolare sull’Ucraina, tornando ad accusare l’Europa di lucrare per la propria sicurezza sui contribuenti statunitensi.
Vedremo anche se la propagandata politica dei dazi altissimi ci sarà davvero e colpirà indiscriminatamente le importazioni dall’avversario strategico cinese come quelle degli alleati storici europei. Vedremo questo ed altro, come la minaccia di deportare gli immigrati illegali e di usare il dipartimento di Giustizia per perseguire gli avversari politici”. Lo scrive sui suoi canali social il deputato di Più Europa Benedetto Della Vedova.
“Ma un dato è evidente: l’Ue -aggiunge- arriva in grave ritardo e debole a questo prevedibile appuntamento con una fase di incertezza globale.
Dopo la pandemia e il Next Generation, le prospettive di una maggiore integrazione sono tornate ad essere affidate a discussioni senza conseguenze, anche quando si basano su documenti strategici puntuali e concreti come i rapporti Letta e Draghi. L’Ue disfunzionale, quella dei diritti di veto e senza budget proprio confermerà la propria irrilevanza globale e la propria inefficacia nel promuovere libertà, democrazia, sicurezza e prosperità per i propri cittadini e le proprie imprese.
Bisogna muoversi immediatamente verso gli Stati Uniti d’Europa, la prospettiva giusta che avevamo indicato alle scorse elezioni europee, a partire da una politica estera e di difesa comune, che non sia un sottoposta ai veti degli Orban. Se serviva una scossa, questa è arrivata stanotte dall’America. Fare finta di nulla, a partire dal Consiglio europeo informale di questa settimana, e sperare nel business ad usual, sarebbe irresponsabile”.