Un funzionario del governo di Joe Biden ha fatto sapere nelle scorse ore che gli Usa hanno temporaneamente bloccato l’invio di armi e bombe in Israele.
Come sappiamo, gli Stati Uniti sono i primi fornitori di dispositivi bellici per Tel Aviv, ma dopo gli ultimi sviluppi nell’area di Rafah è stato fatto un deciso passo indietro.
Usa preoccupati per Rafah: sospesa la consegna di bombe a Israele
“Abbiamo sospeso la consegna di una spedizione di armi a Israele la scorsa settimana” – spiega una fonte dell’amministrazione Biden coperta da anonimato. Il funzionario del governo Usa, poi scende maggiormente nello specifico: “Si tratta di 1.800 bombe da 910 chili e 1.700 bombe da 225 chili”.
Il motivo dietro a questa scelta? Sarebbe la mancata risposta di Israele alle preoccupazioni di Washington in merito all’annunciata offensiva su Rafah.
Anche la Russia condanna l’offensiva su Rafah
È opinione comune che una pesante offensiva di Israele nell’area di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, sarebbe un vero e proprio disastro umanitario. Sul tema si è espresso anche il viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov, e la ‘Tass’ riporta le sue parole: “Ci sono molti civili lì adesso, comprese donne e bambini.
Più di 1,5 milioni di persone si sono ammassate nel sud della Striscia di Gaza, nella zona di Rafah”.