Il Comando centrale dell’esercito statunitense per il Medio Oriente ha dichiarato che la coalizione navale guidata dagli Usa stava rispondendo ad un attacco su larga scala da parte di “terroristi Houthi sostenuti dall’Iran” lanciato nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden tra le 4 e le 6:30 del mattino.
Abbattuti 15 droni Houthi nel Mar Rosso
I velivoli senza equipaggio (UAV) rappresentavano “una minaccia imminente per le navi mercantili, la Marina statunitense e le navi della coalizione nella regione” ha spiegato l’esercito su X, aggiungendo che “Queste azioni vengono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure e protette“. Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha reso noto che il gruppo ha condotto due operazioni militari, la prima delle quali ha preso di mira la nave americana Propel Fortune nel Golfo di Aden.
Nella seconda invece diversi cacciatorpedinieri militari statunitensi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden sono stati colpiti “da 37 droni“.
Le prime vittime
Questa settimana almeno tre marinai sono stati uccisi in un attacco missilistico condotto dal gruppo yemenita contro una nave mercantile nel Golfo di Aden. Si tratta delle prime vittime da quando gli Houthi hanno iniziato ad attaccare la navigazione in una delle rotte marittime più trafficate del mondo, in risposta della guerra di Israele a Gaza.
Il gruppo armato ha rivendicato la responsabilità dell’attacco di mercoledì, che ha incendiato la nave True Confidence, di proprietà liberiana e battente bandiera delle Barbados. Nonostante una serie di raid aerei da parte delle forze statunitensi e britanniche, gli Houthi, che controllano le zone più popolose dello Yemen, sono stati in grado di lanciare pericolosi attacchi.
La presenza americana
Una coalizione navale a guida statunitense opera nelle acque del Mar Rosso dal dicembre 2023.
Le forze americane hanno effettuato attacchi contro quelli che dicono essere siti di armamento Houthi nello Yemen. In particolare giovedì hanno colpito missili antinave montati su dei camion. Dalla metà di novembre i combattenti yemeniti hanno ripetutamente lanciato droni e missili contro le navi commerciali internazionali, interrompendo il commercio globale lungo una rotta che rappresenta circa il 15% del traffico marittimo mondiale e costringendo le aziende a optare per viaggi più lunghi e costosi intorno all’Africa meridionale.