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Università Popolare degli Studi di Milano, cultura è per tutti

Roma, 14 gen. – Sempre più persone sentono il desiderio di riprendere il percorso di studi lasciato in sospeso da giovani. Per farlo in età adulta, tuttavia, è fondamentale rivolgersi ad istituti che consentano di conciliare tutti gli impegni. È questo uno degli obiettivi dell’Università Popolare degli Studi di Milano, oggi guidata dal Prof. Marco Grappeggia: “I nostri studenti sono donne e uomini che non hanno più vent’anni, impegnati sia dal punto di vista professionale che personale. Sono quelle persone che durante la loro vita, magari, si sono dedicate ad altro per poi sentir risvegliare qualcosa in loro. Cosa? Il bisogno e il desiderio di conoscere e approfondire, di studiare ancora di più.” Per loro la didattica mista, cioè fruibile sia in presenza che online, dell’Università Popolare degli Studi di Milano, ateneo di diritto internazionale, può essere una soluzione. Ma quali sono le facoltà più richieste? “Le facoltà più richiesta sono le classiche ma c’è una nicchia particolare rappresentata da quei percorsi di studi che l’Università Popolare di Milano sviluppa in forma inedita, ovvero Scienze Investigative, Scienze del Counseling, Scienze del Coaching, Criminologia e Scienze Olistiche. Sono facoltà che entrano in forma internazionale e inedita per un pubblico che desidera qualcosa di diverso e alternativo” prosegue il Prof. Grappeggia. Per scegliere il centro a cui affidarsi si può guardare alla storia e alla tradizione: “L’Università Popolare degli Studi di Milano nasce con dei presupposti storici datati 1901, – afferma il presidente – il suo fondatore, Ettore Ferrari, aveva un grande sogno, quello di portare cultura ed educazione alle classi popolari, all’epoca operai e impiegati. Desiderava portare a un livello d’eccellenza l’educazione alla cultura, come facciamo oggi noi dopo 120 anni. I nostri confini e le nostre barriere sono sempre più grandi, siamo associati con Università internazionali, dall’Africa agli Stati Uniti, fino al Medio Oriente.” E avere una storia così importante alle spalle non ha impedito all’Ateneo di essere tra i primi ad entrare nel mondo della formazione online. Senza considerare il valore aggiunto del ragionare in un’ottica internazionale. “Crediamo che essere internazionali non sia soltanto una scelta ma un dovere. La scienza, secondo l’Università Popolare degli Studi di Milano, non ha confini, barriere o dogane. La nostra Università oggi si rivolge anche a realtà internazionali, siamo presenti in West Africa, nel Burkina Faso a Ouagadougou, in Costa D’Avorio ad Abidjan, e in tanti altri paesi d’Europa come la Moldavia e l’Ucraina” conclude il Prof. Grappeggia. Un’impostazione, questa, che riscuote un successo sempre maggiore e che consente di portare avanti una tradizione formativa lunga oltre un secolo.