In base al “Rapporto Anvur 2023 – Analisi di genere”, le donne scelgono prevalentemente facoltà umanistiche, artistiche, sociali e sanitarie. In dieci anni (dal 2012 al 2022) il numero di studentesse sul totale dei nuovi iscritti ai corsi di laurea in scienze ingegneristiche, tecnologiche e matematiche-informatiche – le cosiddette discipline STEM – non è cresciuto.
Donne e materie STEM
I dati mostrano che, per quello che riguarda le lauree ingegneristiche, si registra una crescita rilevante di donne iscritte rispetto agli anni ’90, ma la corsa si è fermata. Nel 2022 la percentuale di donne iscritte sul totale di immatricolati era la stessa del 2012.
Di riflesso, nel mondo del lavoro, vediamo che nel 2022 su 4 ingegneri assunti da imprese italiane solo 1 era donna.
I dati mostrano anche come essere laureate in materie STEM non garantisce alle donne parità di salario. Il gender gap esiste e le laureate in ingegneria, a 5 anni dalla laurea, prendono meno dei loro colleghi uomini.
La situazione negli altri paesi
In Europa la situazione non appare più rosea. I dati indicano che, sul totale di donne laureate, quelle laureate in ingegneria restano poche. L’Italia nella classifica europea si trova al quarto posto. In prima posizione troviamo la Romania, a seguire Estonia e Bulgaria.