Unicredit è in trattativa con Credit Agricole per l’acquisizione di Amundi e l’obiettivo è quello di far entrare nel portfolio azionario anche il gruppo gestito dal colosso francese, dopo che si sono fatti passi importanti per acquistare parte di BPM. Il CEO Andrea Arcel è al comando di un’operazione bancaria davvero altisonante.
Unicredit-Amundi: trattazione in fase avanzata
Unicredit dopo aver trattato con BPM per la sua acquisizione, ora detiene il 15% del gruppo, ma l’obiettivo non nascosto di Orcel, CEO di Unicredit, è di salire entro la fine del 2025 al 19,9%.
Relativamente ad Amundi il contratto in essere è valido sino al 2027 e qualora riuscisse ad acquisire anche questa società il ruolo del gruppo a livello europeo diventerebbe davvero rilevante.
L’idea che Orcel non ha escluso sarebbe anche di ridimensionare l’accordo con Amundi, Unicredit gestisce le filiali del gruppo transalpino nel nostro paese, poiché subentrerebbe anche la questione BPM.
Il tempo è dalla parte di Credit Agricole dato che l’operazione potrà definirsi entro maggio, questa è la scadenza fissata tra le due società per trovare un accordo che soddisfi entrambe, Orcel amplierebbe il gruppo ed i francesi di Credit Agricole intascherebbero tanti soldi.
Obiettivo valore sostenibile
Orcel con queste acquisizioni importanti vorrebbe creare un “valore sostenibile” per il gruppo Unicredit. Almeno questo è quello che avrebbe confidato ad alcuni suoi stretti collaboratori.
Di sicuro se dovesse riuscire in questo progetto il gruppo ne guadagnerebbe uscendone iper-rafforzato e contando su due gruppi di assoluto rilievo, in particolare BPM che è uno dei gruppi bancari di riferimento in Italia.
Questa sorta di “monopolio” bancario però diventerebbe arma a doppio taglio se Unicredit non dovesse riuscire a trovare accordi con gli altri due gruppi. La posta in gioco interessa il territorio europeo e gli investitori sono alla finestra per scoprire quali sono le prossime mosse di Orcel su un campo minato come lo è quello economico europeo.