Le aggressioni che sono state fatte a danno di alcuni cittadini ungheresi sono state premeditate. Questo è ciò che ha affermato il portavoce del Governo Orban, Zoltan Kovacs sul caso Ilaria Salis, l’attivista e l’insegnante di Monza che ormai da diversi mesi si trova detenuta in Ungheria. La donna – com’è noto – è stata accusata di aver preso parte ad un’aggressione contro alcune persone di matrice neonazista nel “Giorno dell’onore”.
Ungheria, il portavoce di Orban sul caso Ilaria Salis: “Difenderemo la nostra magistratura”
Il portavoce del Governo Orban, Kovacs, nel suo intervento fatto attraverso un videomessaggio ha riservato durissime parole al padre della detenuta, tanto da averlo accusato di aver trasformato la vicenda in una questione politica: “Il padre di Ilaria Salis ha parlato a tutta la stampa occidentale, comprese alcune testate americane. È stato anche invitato all’Europarlamento e ha lanciato accuse gravi e infondate o ha rilanciato altre accuse infondate che non possono rimanere senza una risposta. È stato lui a trasformare il caso della figlia in una questione politica e ora appare sorpreso che vengano date risposte politiche a queste accuse totalmente infondate”.
Kovacs: “Salis ha commesso un crimine grave”
Kovacs ha infine dichiarato che ogni accusa politica verrà respinta e che il crimine commesso dall’attivista italiana è grave: “La signora in questione è stata coinvolta in vicende simili in passato. E non dimentichiamo che il crimine di cui parliamo è estremamente grave e comporta condanne severe nel sistema legale ungherese”.