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Nell’inchiesta bis su Unabomber l’udienza di ieri, con il rinvio al 15 settembre, ha messo la parola fine sui reati commessi nel 2005, dopo venti anni, andati in prescrizione. Ecco cosa è accaduto.
Caso Unabomber: scatta la prescrizione, nessun risarcimento per le vittime
Il caso Unabomber è finito in prescrizione. Rinviata al 15 settembre l’ennesima udienza nell’ambito dell’inchiesta bis sugli attentati commessi in Veneto e Friuli-Venezia Giulia. E’ scattata la prescrizione per tutti gli attentati del 2005, l’ultimo risalente al 9 luglio.
Le vittime dunque non hanno alcuna possibilità di risarcimento a eccezione di un infermiere di Mestre, all’epoca 28enne, che fu ferito nell’ultimo attentato del 6 maggio 2006 a Porto Santa Margherita, Caorle, quando deflagrò un ordigno nascosto sotto il tappo di una bottiglia contenente un messaggio. Ma la possibilità di chiedere un risarcimento cadrebbe se il caso si chiudesse dopo il 6 maggio 2026.
Tutti gli attentati
Per gli altri reati la prescrizione avviene decorsi 20 anni. Stando alle informazioni riportate dal Messaggero Veneto, nemmeno per l’infermiere arriverà il risarcimento poiché il 6 maggio 2026 cadrà in prescrizione anche quel caso. Intanto si attende entro il 24 maggio la perizia dei consulenti Giampietro Lago, ex comandante del Ris di Parma, ed Elena Pilli, l’esperta del caso Yara Gambirasio.
Cosa è accaduto
Tra 1994 e 2006 avvennero 34 attentati a Pordenone, Udine, Treviso e Venezia, esplosivo nascosto in una candela, un uovo o un tubo. Le indagini alternatesi con centinaia di investigatori venne rimbalzate in inchieste di volta in volta coordinate dalle procure di Pordenone, Udine, Treviso, Venezia e, ultima, Trieste. Per questo è oggi distretto giudiziario competente.
Una sola persona è stata accusata per anni, Elvo Zornitta, l’ingegnere di Corva di Azzano Decimo (Pordenone) assistito dall’avvocato Maurizio Paniz, e scagionato nel 2016 quando fu scoperto che la prova essenziale, ossia un lamierino tagliato, era stata manomessa da un poliziotto, Ezio Zernar, poi condannato. La vicenda Unabomber si racchiude in 29 attentati e nessun colpevole.