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Una situazione insostenibile per una pensionata
Una pensionata di 63 anni, residente a Selvazzano Dentro, si trova ad affrontare una bolletta dell’acqua che supera i 22mila euro. Questa cifra stratosferica è il risultato di una perdita occulta che si è verificata all’esterno di un capannone industriale, utilizzato dalla donna e dal marito come magazzino. La situazione ha spinto la pensionata a contattare l’Adico, un’associazione di consumatori, per richiedere l’annullamento della bolletta, ritenuta ingiusta e insostenibile.
La causa della bolletta esorbitante
La perdita d’acqua, che ha generato un consumo anomalo di oltre 13mila metri cubi, è avvenuta sotto un terreno ereditato dalla pensionata. Questo ha reso impossibile la sua individuazione, poiché la fuoriuscita non era visibile. Inoltre, il contatore dell’acqua si trova in una posizione difficile da raggiungere, sotto un marciapiede e coperto da un pesante coperchio di ferro, il che ha ulteriormente complicato la possibilità di monitorare i consumi. I dati si riferiscono a un periodo compreso tra febbraio 2023 e luglio 2024, e inizialmente l’importo della bolletta era di circa 50mila euro, successivamente ridotto a 21.738 euro grazie all’intervento di Etra, l’ente gestore del servizio idrico.
Le responsabilità e le richieste dell’Adico
Secondo Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, la pensionata e il marito non possono essere ritenuti responsabili per una perdita che non poteva essere identificata. Garofolini ha sollevato interrogativi sulla mancanza di comunicazione da parte dell’ente gestore riguardo ai consumi anomali, che avrebbero dovuto allertare i proprietari del capannone. Inoltre, ha evidenziato che la situazione è aggravata dalla vetustà delle tubature, che necessiterebbero di manutenzione per prevenire simili incidenti. La questione non riguarda solo l’aspetto economico, ma anche il danno ambientale causato dalla perdita prolungata, che potrebbe avere conseguenze significative.
Un appello alla giustizia
La pensionata e il marito si trovano ora in una situazione difficile, con rate mensili di circa 5.500 euro da pagare, un importo che non possono sostenere. L’Adico ha chiesto l’annullamento della bolletta, sottolineando che i diretti interessati non hanno alcuna colpa in questa vicenda. La questione solleva interrogativi importanti sulla gestione delle perdite occulte e sulla responsabilità degli enti preposti, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione e comunicazione per evitare che simili situazioni possano ripetersi in futuro.