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Un uomo scomparso dopo essere stato travolto con un trattore, mentre 50 persone sono rimaste isolate in Val Susa a causa dei temporali che hanno colpito Piemonte e Lombardia.

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Il Piemonte è stato investito da intense precipitazioni dall'ultima serata, provocando i primi guasti come previsto. Un'allerta arancione per il pericolo idrogeologico è stata emessa per l'occidente della regione, mentre un avviso giallo per il resto del territorio, segnalando localmente forti dis...

Il Piemonte è stato investito da intense precipitazioni dall’ultima serata, provocando i primi guasti come previsto. Un’allerta arancione per il pericolo idrogeologico è stata emessa per l’occidente della regione, mentre un avviso giallo per il resto del territorio, segnalando localmente forti disturbi, previsti fino a sera. Dal mattino presto, i vigili del fuoco stanno effettuando numerosi interventi a Torino, nella Val di Susa e nella Val Chisone, che sono state vittime di varie inondazioni. A Mattie, un paesino situato a poco più di 700 metri sopra il livello del mare, il fiume Gerardo è straripato nella zona di Giordani e ha provocato il crollo del ponte superiore, che è stato devastato da una grossa roccia. Secondo le prime segnalazioni, venti individui nella località di Combe sono rimasti tagliati fuori. Il fiume ha inoltre creato scompigli a Bussoleno, un paesino situato a circa 450 metri d’altura, causando l’interruzione della statale 24 e isolando la frazione di Santa Petronilla, con trenta abitanti. I forti temporali ripetuti nella Val Chisone hanno trasformato alcune vie di Perosa Argentina in fiumi, trascinando detriti anche sulla provinciale 166 e a Villar Perosa. A Feletto, un cittadino di 58 anni che stava operando con il trattore è stato travolto dal torrente Orco in piena, a causa delle forti piogge. I vigili del fuoco stanno ancora cercando l’uomo disperso, mentre il maltempo perdura. Dalla riva del torrente, dove termina una strada sterrata ora interrotta dall’acqua, si riesce a scorgere una ruota del veicolo ribaltato nel fondo del torrente, immerso nel fango. L’allagamento del sito di trasmissione ha obbligato Radio Popolare a interrompere le sue trasmissioni per la prima volta dal 1976, a causa del maltempo che ha colpito Milano questa mattina.

L’inondazione ha compromesso l’unità di controllo dell’energia di Via Ollearo, dove è situata la radio, interrompendo quindi le trasmissioni dal mattino. Nonostante l’intervento di un generatore di emergenza, ha cessato di operare alle 13:45, costringendo le trasmissioni a sospendersi per la prima volta nella loro esistenza, come ha riferito Lorenza Ghidini, capo di Radio Popolare, all’ANSA. Ora, la radio risponde con trasmissioni live su Instagram. Il governo locale di Cogne ha suggerito ai cittadini e ai visitatori di evitare di muoversi con i veicoli e di rimanere lontani dai fiumi nel comune a causa delle forti piogge che stanno elevando il livello dei corsi d’acqua. Il traffico è stato interrotto sulla Strada Regionale 47, che va da Epinel ad Ozein, in Aymavilles, a causa di una piccola inondazione del fiume Grand’Eyvia a Lexert. Una frana ha forzato la chiusura della strada verso Valnontey, e non è più sicuro attraversare la strada di Lillaz. L’approvvigionamento di acqua potabile è attualmente interrotto nei pressi di Capoluogo a seguito di problemi con l’acquedotto temporaneo. Le persistenti precipitazioni a Milano hanno causato l’aumento dei livelli dei fiumi Olona, Lambro e Seveso. Il fiume Lambro ha raggiunto un livello di 2,60 in Via Feltre, rendendo necessaria l’evacuazione delle comunità nel Parco Lambro, Ceas e Exodus, come ha illustrato Marco Granelli, il consigliere comunale per la sicurezza, sui social media.

Il quartiere Ponte Lambro è stato sommerso d’acqua a causa dell’aumento del livello del fiume oltre 2.40 metri, provocando l’ingresso dell’acqua nelle fogne e conseguentemente nel quartiere, includendo i cortili delle case popolari. Anche il Lambro Meridionale, che raccoglie le acque dell’Olona e dello scolmatore del Seveso, ha registrato un significativo aumento, specialmente nella zona della conca fallata dove attraversa il naviglio, con la potenziale possibilità di un rigurgito nel quartiere Gratosoglio. Le piogge continuano a cadere fino a tarda sera. Per quanto riguarda il Seveso, è già stata attivata una vasca per contenere le piene, ma come spiega Granelli, “deve resistere fino a stasera” dato che è l’unico dispositivo in funzione. Durante la notte, in sole 4 ore, sono caduti a Milano 27 millimetri di pioggia. L’allerta meteo è attiva a Milano a partire dal pomeriggio e dalla mezzanotte di ieri. “In città, nella notte tra le 5 e le 9, sono caduti 27 millimetri nella zona ovest, 18 millimetri a Rho, meno a est con 13 millimetri a Lambrate e 11 a Cinisello” ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza del Comune, Marco Granelli. “Nel nord, nei bacini di Seveso e Lambro, piogge più intense nel tardo pomeriggio, e nella notte invece più scarse”. I livelli dei fiumi “sono ancora molto bassi, sia per il Seveso che per il Lambro. Per il Lambro non c’è preoccupazione per ora nel Parco e nel quartiere Ponte Lambro”, continua. Si prevede che le tempeste continueranno per tutto il giorno di oggi, probabilmente con maggiore intensità.

Nelle metropoli, MM e Amsa stanno lavorando assiduamente su vari piccoli inondazioni stradali. Al momento, tutti i sottopassi sono accessibili, ad eccezione di un inconveniente tecnico che è sorto intorno alle 8.30 nel sottopasso di Pompeo Leoni. I tecnici di MM stanno attualmente risolvendo il problema, con l’intento di riaprirlo al traffico il prima possibile. Circa una ventina di interventi sono stati compiuti dai pompieri di Milano al mattino e molti altri sono in attesa. Le chiamate che ricevono riguardano principalmente scantinati sommersi dall’acqua e alberi che minacciano di crollare. Nella zona Figino, quattro veicoli sono rimasti intrappolati nel sottopasso inondato. I pompieri stanno facendo tutto il possibile per liberare le persone all’interno. Un vento forte soffia su Genova e una pioggia intensa sta colpendo la zona del Ponente ligure. Gli effetti sono caduta di alberi, allagamenti ed esondazioni. Un’attenzione particolare è rivolta alla Liguria, dove l’allerta arancione è scattata a mezzanotte e terminerà alle 13 di oggi. I temporali più furiosi hanno colpito principalmente la zona del ponente ligure. Il corso d’acqua del Savonese è esondato. Il rio Carenda ad Albenga ha oltrepassato i suoi argini. Circa dieci persone sono state costrette ad abbandonare le loro case e i pompieri sono intervenuti per aiutarle. Il rio Antoniano è anch’esso esondato, interrompendo la provinciale 39 vicino alla frazione Campochiesa.

Numerosi interventi da parte delle squadre dei vigili del fuoco, provenienti anche da Genova e Spezia, sono stati necessari a seguito di vari allagamenti. La rete ferroviaria è stata bloccata vicino ad Albenga a causa della caduta di una linea aerea, causata dal vento forte. I tecnici stanno lavorando per ripristinarla. Nel Veneto, tutta la regione subisce forti piogge senza alcuna criticità particolare, secondo l’Agenzia regionale per l’ambiente Veneto (Arpav). Le piogge persistenti e le significative diminuzioni di temperatura sono dovute al passaggio di un’area ciclonica proveniente da nord-ovest. Dopo temporali sulle montagne e le prealpi, piogge improvvise e temporali, in alcuni casi intensi, sono stati segnalati in un’ampia area che include la costa centro-meridionale, il veronese, il trevigiano, il nord di Padova e il centro-nord del vicentino. Il servizio dei vigili del fuoco non ha segnalato danni o problemi oltre lo standard, mentre i corsi d’acqua sono monitorati attentamente, soprattutto a Vicenza. A Venezia, l’acqua alta è tornata, con una previsione di marea di 100 cm sul livello medio del mare che dovrebbe interessare solo le parti più basse della città, inclusa piazza San Marco, alle 13. Dalla giornata di domani, l’alta pressione dovrebbe fare ritorno, con piogge in esaurimento e una diminuzione delle nubi. Sabato la previsione è di cielo sereno o parzialmente nuvoloso, con temperature sopra la media in maniera moderata. Domenica, invece, la depressione odierna si avvicinerà nuovamente, con un aumento graduale della nuvolosità e piogge più probabili verso sera. Secondo Giani, in Toscana “al momento non si segnalano situazioni di criticità particolari per il maltempo”.

Eugenio Giani, il capo del governo della Regione Toscana, ha fatto sapere attraverso i social media che c’è un’allerta arancione per forti piogge e pericolo geologico, che è stata emessa ieri e che rimane in vigore dalle 6 alle 18 di oggi. Ha sottolineato che, al momento, i fiumi mantengono livelli sotto i punti critici. Tuttavia, nei prossimi orari è prevista l’insorgenza di nuove tempeste lungo la costa centronord, dove si potrebbero registrare precipitazioni pesanti con accumuli orari che possono raggiungere i 30-40 mm. Giani ha assicurato che il sistema di Protezione Civile locale è in stato di attenzione, pronto a intervenire se necessario.