> > Un oratorio sicuro per combattere bullismo e razzismo a Roma

Un oratorio sicuro per combattere bullismo e razzismo a Roma

Un gruppo di ragazzi in un oratorio a Roma impegnati in attività di inclusione

Un oratorio a numero chiuso per garantire sicurezza e inclusione nella periferia romana

Un’iniziativa contro il bullismo e il razzismo

Nel cuore della periferia sud di Roma, precisamente a Dragona, don Daniele, parroco della chiesa di Santa Maria Regina dei Martiri, ha preso una decisione audace e necessaria: istituire un oratorio a numero chiuso. Questa iniziativa nasce in risposta a una serie di aggressioni razziste e atti di bullismo che hanno colpito i giovani della comunità. L’obiettivo è chiaro: creare uno spazio sicuro dove i ragazzi possano ritrovarsi, divertirsi e crescere senza timore di essere vittime di violenza o discriminazione.

La sicurezza come priorità

La scelta di limitare il numero di partecipanti all’oratorio è stata motivata dalla necessità di garantire un ambiente controllato e protetto. Don Daniele ha sottolineato l’importanza di un approccio educativo che non solo combatta il bullismo e il razzismo, ma promuova anche valori di rispetto e inclusione. In questo modo, i ragazzi potranno sviluppare relazioni positive e imparare a convivere in un contesto di diversità, lontano da pregiudizi e stereotipi.

Un modello da seguire

Questa iniziativa di don Daniele rappresenta un modello da seguire per altre comunità. La creazione di spazi sicuri per i giovani è fondamentale in un’epoca in cui il bullismo e il razzismo sembrano essere in aumento. Le chiese e le associazioni locali possono svolgere un ruolo cruciale nel contrastare questi fenomeni, offrendo supporto e opportunità di socializzazione in un ambiente positivo. L’oratorio di Dragona potrebbe diventare un esempio di come la comunità può unirsi per proteggere i propri giovani e promuovere un futuro migliore.