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Nella prima puntata di Amici 24, Alessandra Celentano ha scelto Alessia per la sua squadra, ma le ha fatto delle osservazioni sul suo aspetto fisico, affermando: “C’è della forma fisica da migliorare. Questo è il mio parere, le darò la maglia e lavoreremo su questo”. Nella puntata successiva, la Celentano ha aggiunto: “L’ho fatta incontrare con la dietologa e la nutrizionista? Assolutamente!“. Alessia ha rivelato di aver perso 2,5 kg in soli sette giorni. Queste affermazioni hanno generato una controversia, attirando l’attenzione di un noto ex ballerino del programma.
Tony Aglianò e la sua opinione
Tony Aglianò è venuto a conoscenza della situazione attraverso un articolo di Grazia Sambruna pubblicato sul Corriere della Sera e, durante un’intervista con Biccy, ha condiviso la sua opinione. L’ex ballerino e osteopata ha criticato la decisione di Alessandra di discutere dell’aspetto fisico di Alessia, sottolineando che la Celentano sembrerebbe aver trasformato il suo ruolo di educatrice in quello di personaggio televisivo. Inoltre, Tony ha espresso il desiderio di confrontarsi con Alessandra, proponendo un incontro diretto dopo gli scontri vissuti durante la sesta edizione di Amici.
Il messaggio errato
Ho preso visione delle osservazioni di Alessandra Celentano riguardo la sua allieva Alessia, e non posso che contestare totalmente quanto detto. In qualità di ex allievo di Amici, comprendo a fondo quanto possa risultare difficile gestire la pressione di un’esperienza televisiva, in particolare per i giovani. Continuare a parlare di “perdita di peso” come se fosse fondamentale per dimostrare talento nella danza è un messaggio errato. Negli Stati Uniti, per esempio, il talento viene riconosciuto al di là delle curve fisiche, permettendo così a numerosi artisti di mostrare le proprie abilità senza subire il giudizio sull’aspetto esteriore.
Il cambiamento di Alessandra
Ritengo che Alessandra, all’inizio del programma, avesse un metodo differente, ma che col tempo abbia trasformato il suo ruolo da insegnante a star televisiva, ponendo più enfasi sull’effetto mediatico delle sue parole rispetto alla reale crescita dei ragazzi. Questo atteggiamento è emerso proprio nella mia edizione, la sesta, quando ha cominciato a sminuire le mie capacità e quelle di un’altra ballerina, Agata. Entrambe siamo state utilizzate come esempi per costruire l’immagine di un personaggio anziché quella di un’insegnante. Da quel momento, le sue dichiarazioni si sono distanziate sempre più dalla realtà della danza. Il suo personaggio è iniziato con noi e, da allora, è rimasto sostanzialmente invariato dal 2006, dalla sesta edizione di Amici fino ad oggi.
Il supporto necessario
Affermare a un giovane di 18 anni che è una “causa persa”, come è successo nel mio caso, non è solo inopportuno, ma può avere conseguenze negative. Per un ragazzo, affrontare l’intensità di un’esperienza come quella di Amici non è affatto semplice. In quei frangenti, sarebbe fondamentale ricevere sostegno e comprensione, piuttosto che parole distruttive. Sfortunatamente, quel tipo di supporto è stato spesso assente, sostituito dalla ricerca dell’ “image” che Alessandra ha scelto di incarnare.
Il talento va oltre le convenzioni
Tuttavia, tra i quattro insegnanti di danza, ben tre erano al mio fianco. Questo evidenzia come il suo giudizio non possa essere considerato definitivo e che il talento non si può valutare solo in termini fisici. Continuare a inviare messaggi circa l’importanza del peso potrebbe allontanare numerosi giovani talenti che, invece, potrebbero trovare una loro dimensione e affermarsi nel panorama della danza, senza dover sottostare a determinati canoni fisici. Per fortuna, Maria ha spesso contrastato simili affermazioni. Ricordo un episodio di alcuni anni fa, quando Alessandra parlava della fisicità di una danzatrice, insistendo sul concetto di sovrappeso in riferimento alla danza e non alla persona stessa. Maria decise di invitare un gruppo di ragazze che non rispondevano agli standard fisici imposti da Alessandra, per dimostrare che il talento può emergere oltre le convenzioni.
Un confronto necessario
Sarebbe affascinante avere l’opportunità di fare un bilancio dopo tanto tempo, di poterci incontrare faccia a faccia e discutere di ciò che è successo, oltre che delle frasi che, in quel periodo, sembravano più mirate a creare un’immagine piuttosto che a supportare realmente i giovani. Quel personaggio, che si è formato insieme a me e ad Agata, è rimasto invariato nel corso degli anni. Sono convinto che Maria non potrebbe fare a meno di divertirsi assistendo a un scambio di battute tra me e Alessandra, poiché sarebbe un dialogo ricco di sorprese.