Argomenti trattati
Una cerimonia toccante nella Chiesa degli Artisti
Martedì 8 aprile, la Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma ha accolto un afflusso di persone per dare l’ultimo saluto ad Antonello Fassari, l’amatissimo attore scomparso a 72 anni. La cerimonia funebre ha visto la presenza di molti membri del cast de “I Cesaroni”, la serie che lo ha reso celebre, e di amici intimi, tra cui Claudio Amendola, visibilmente commosso.
Ricordi e omaggi da parte di amici e colleghi
Durante l’omelia, il parroco Don Walter Insero ha evocato la famosa frase di Fassari, “Che amarezza!”, suscitando un sorriso nostalgico tra i presenti. Amendola, parlando con i giornalisti, ha espresso il suo dolore, descrivendo Fassari come un fratello e un compagno di vita. “Non ero preparato a questo momento”, ha dichiarato, evidenziando quanto fosse difficile affrontare la perdita mentre continuano le riprese della serie.
Un’eredità di affetto e cultura
Il ricordo di Fassari è stato celebrato anche da giovani attori come Angelica Cinquantini, che ha sottolineato l’importanza del suo supporto nella loro carriera. “Antonello ci ha regalato tantissimo e ha fondato le basi per il nostro futuro professionale”, ha affermato. Anche Micol Olivieri ha descritto Fassari come una persona di grande cultura e spessore, un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto.
Un amore che trascende il palcoscenico
La partecipazione di Giovanni Grasso, portavoce del Capo dello Stato, ha dimostrato quanto fosse apprezzato Fassari anche in ambito istituzionale. La sua morte è stata descritta come “un pezzo del nostro mondo che se ne va” da Roberto Ciufoli, mentre Cesare Bocci ha ricordato la grandezza dell’uomo dietro l’attore. La cerimonia ha rappresentato un momento di unione per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare con lui.
Un tributo che continua
Il fratello di Antonello, Claudio Fassari, ha condiviso il dolore della famiglia, sottolineando quanto fosse amato dal pubblico. “Era il sorriso di Roma”, ha detto, rivelando che molti messaggi di condoglianze sono giunti in segno di affetto. La serie “I Cesaroni” sarà dedicata a lui, un tributo che testimonia l’impatto che ha avuto nella vita di molti.