Roma, 4 mar. (Adnkronos) – "Il problema fondamentale del piano della Von der Leyen è che non è un passo verso la difesa comune ma un via libera ai singoli stati per aumentare gli stanziamenti sulla difesa. E in questo modo si procede in ordine sparso, non si costruisce un autonomo modello di difesa e una industria militare europea. Contemporaneamente non si dice poi quale ruolo vuol giocare l'Europa in ragione di questa forza militare". Lo ha detto l'ex ministro del Lavoro ed esponente Pd, Andrea Orlando, a margine di un evento a Sanremo in provincia di Imperia.
"Vogliamo usare queste armi per proseguire una guerra o per aiutare i contendenti ad uscire dalla logica della guerra? Sono due prospettive molto diverse anche in vista di un mondo nel quale l'Europa potrebbe e dovrebbe porsi alla testa di tutti i Paesi che in qualche modo rifiutano la logica del più forte, la logica purtroppo neoimperialista che si sta venendo a determinare nel rapporto tra Putin e Trump. L'Italia spende già molto in armi, se queste risorse fossero destinate ad un modello di difesa comune credo sarebbe anche una ottimizzazione delle risorse. Se invece è una corsa di ogni singolo Paese, la spesa è destinata a crescere ulteriormente e fatalmente inciderà anche su altre voci".