Ue: Onori, 'serve difesa comune, Meloni riveda amicizia con Orban'

Roma, 26 giu. (Adnkronos) - “Il barbaro attacco russo all'Ucraina ha devastato un Paese sovrano e scosso le fondamenta dell'intera architettura di sicurezza mondiale. Sono d'accordo con la presidente Meloni quando afferma che la libertà non è gratis, ecco perch&eac...

Roma, 26 giu.

(Adnkronos) – “Il barbaro attacco russo all'Ucraina ha devastato un Paese sovrano e scosso le fondamenta dell'intera architettura di sicurezza mondiale. Sono d'accordo con la presidente Meloni quando afferma che la libertà non è gratis, ecco perché con Azione sosteniamo che serva assolutamente un'autonoma capacità di difesa europea, complementare ed integrata nel sistema della Nato”. Lo ha detto Federica Onori, deputata di Azione, intervenendo in Aula sulle comunicazioni alla Camera della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Europeo.

“Allo stesso tempo – ha aggiunto – serve istituire i Corpi civili di Pace europei, ovvero riunire competenze di attori istituzionali e non istituzionali in materia di prevenzione dei conflitti, di risoluzione e riconciliazione pacifica degli stessi”. “Quanto al conflitto fra Israele e Hamas – ha proseguito – è necessario profondere ogni energia per attuare quanto già indicato dal Parlamento europeo attraverso diverse risoluzioni e cioè incoraggiare il percorso basato sul principio dei due popoli e due Stati.

Un’altra minaccia che preoccupa è quella della guerra non lineare oppure ibrida".

"Stiamo assistendo a una vorticosa crescita di cyber attacchi, campagne di disinformazione e altre forme di guerra non convenzionale, con l’Italia tra i bersagli preferiti della propaganda russa. E’ indispensabile allora intervenire iniziando dall’educazione delle nuove generazioni e dalla sensibilizzazione della classe politica, ma su questo il governo è purtroppo in grave ritardo. Ultima cosa: alla presidente Meloni chiediamo, per il bene dell'Unione europea e dell'Italia, di scegliere in maniera attenta i suoi alleati e di rivedere alcuni di essi.

Perché alcune amicizie, e mi riferisco a Orban, sono pericolose e preoccupano non poco. Basti pensare – ha concluso – all’atteggiamento dell’Ungheria verso l’Ucraina, con il continuo tentativo di bloccare gli aiuti a Kiev”, conclude.