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Ue: Meloni, 'avviluppata su sé stessa, è gigante burocratico'

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Roma, 26 giu. (Adnkronos) - Un’Unione Europea "sempre troppo uguale a se stessa, e a tratti percepita perfino autoreferenziale, tanto da non essere in grado di adeguare la sua strategia a un mondo che attorno cambiava, come se i suoi primati nello scacchiere geopolitico fossero immutabili...

Roma, 26 giu. (Adnkronos) – Un’Unione Europea "sempre troppo uguale a se stessa, e a tratti percepita perfino autoreferenziale, tanto da non essere in grado di adeguare la sua strategia a un mondo che attorno cambiava, come se i suoi primati nello scacchiere geopolitico fossero immutabili e non invece conquiste da difendere e rilanciare". Così la premier Giorgia Meloni, nell'Aula della Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo al via da domani a Bruxelles.

"In passato era più che legittimo, e giusto, che l’Unione rivolgesse la sua attenzione soprattutto al proprio interno, perché guardare al proprio interno significava di fatto guardare a una parte estremamente significativa del mondo, in termini di peso economico e in termini di peso geopolitico. Ma nel tempo lo scenario è drasticamente cambiato, eppure l’Europa ha continuato a guardare prevalentemente al suo interno, come se non si accorgesse di quello che stava accadendo fuori dai suoi confini". Meloni snocciola numeri, come il Pil dei suoi Stati membri sempre meno incisivo rispetto al Pil mondiale. "In questi lunghi anni – denuncia – ha continuato a prevalere una visione eurocentrica, come se le scelte degli altri dovessero dipendere necessariamente dalle nostre. Io credo sia questo il passaggio storico che è mancato fin qui, e che ha portato in questi anni le istituzioni comunitarie ad avere l’approccio che i cittadini con il voto ci dicono di non condividere.

"In questo avvilupparsi su sé stessa fingendo di non vedere il contesto, l’Unione europea si è progressivamente trasformata – come tante volte abbiamo denunciato – in una sorta di gigante burocratico. E come se non bastasse, lì per burocrazia si sono spesso sommate scelte ideologiche e il combinato disposto delle due cose, burocrazia e ideologia, ha costruito buona parte della distanza che oggi esiste tra cittadini e istituzioni comunitarie".

"La percezione che hanno avuto gli italiani e gli europei – incalza Meloni – è quella di un’Unione troppo invasiva, che pretende di imporre ai cittadini cosa mangiare, quale auto guidare, in che modo ristrutturare la propria casa, quanta terra coltivare, quale tecnologia sviluppare, e così via su moltissimi aspetti che riguardano la vita quotidiana. E mentre fare questo, di normare tutto, finendo anche col rischio di omologare culture, tradizioni, specificità geografiche e sociali, rimane invece più debole sulla sua capacità di incidere sugli scenari globali, di avere autorevolezza e credibilità nelle aree di crisi, di avere una politica estera e di sicurezza comune, di controllare le sue catene di approvvigionamento fondamentali, con il risultato di rendersi sempre più vulnerabile agli shock esterni".